Di
APCOM
APCOM
Pubblicato il
4 dic 2008
4 dic 2008
Il Taj Mahal e l'Oberoi: alberghi di storia e di lusso
Di
APCOM
APCOM
Pubblicato il
4 dic 2008
4 dic 2008
Sono due icone del lusso e della storia della ex Bombay i due grandi alberghi presi di mira dagli assalti dei sedicenti "Mujaheddin del Deccan".
![]() Taj Mahal |
Il Taj Mahal prende il nome del celeberrimo mausoleo bianco di Agra costruito dall'imperatore moghul Sha Jahan per la moglie. La celebre cupola dell'albergo di Mumbai ora è avvolta dal fumo dell'incendio.
L'alto edificio, costruito in un misto di stile 'fiorentino', moresco e orientale (vista sul mare, soffitti d'alabastro, colonne d'onice, candelieri di cristallo, una enorme scala a chiocciola), conta 585 stanze di cui 46 suites. Si trova proprio di fronte al Gateway of India, la monumentale porta che è uno dei simboli di Mumbai.
Il Taj Mahal fu costruito su commissione di Jamshedji Tata, il padre dell'industria indiana e del settore automobilistico, magnate dell'acciaio (secondo la leggenda, dopo che al businessman ricchissimo ma pur sempre indiano fu vietato l'accesso al Watson Hotel, 'solo per bianchi': l'hotel fu completato nel 1903, sotto il dominio inglese). Fra gli ospiti del Taj la storia annovera i Beatles, Elvis Presley, Mick Jagger, il principe Carlo, Bill Clinton, Jacques Chirac...
Meno carico di storia e molto più moderno ma altrettanto lussuoso l'Oberoi Hotel. Fa parte di una catena internazionale e la torre si erge davanti al mare a Nariman Point, nel centro del quartiere finanziario della città; a meno di un chilometro l'Assemblea dello Stato, la Borsa, gran parte delle sedi delle banche nazionali e internazionali.
![]() Oberoi Hotel Mumbai |
L'Oberoi insomma è pensato per i grandi incontri d'affari ma riceve anche premi per la qualità del suo servizio: che include oltre alla banalità degli accessi internet, delle piscine e palestre, servizi di bellezza, lavanderia, medicheria eccetera, il lusso supremo di un maggiordomo dedicato ad ogni cliente, dalla lucidatura delle scarpe alla cura della biancheria al mix dell'apertivo.
Fonte: APCOM