Il settore cinese del beauty, un mercato codificato come ad alto potenziale
In uno studio realizzato congiuntamente e chiamato "Bellezza in Cina. Decifrare i meccanismi del consumo e le opportunità di business", la società di consulenza NellyRodi e lo specialista di analisi dei dati LuxuryInsight forniscono un'istantanea dell'ambìto mercato cinese della bellezza, fornendo gli strumenti per comprenderne meglio le peculiarità.

Nel 2021, il mercato cinese della bellezza, che comprende i segmenti cura del corpo, trucco, profumi e igiene è stimato a 34,6 miliardi di euro. Con una crescita media annua del 12,3%, dovrebbe raggiungere i 49 miliardi di euro nel 2024. Mentre gli operatori locali sono presenti principalmente nel segmento del largo consumo, il peso di grandi gruppi internazionali come L'Oréal, Procter & Gamble ed Estée Lauder raggiunge il 30,4% del comparto.
Nel 2019, in Cina i prodotti per la cura della pelle hanno generato il 58,1% delle vendite del mercato del beauty, mentre il 12% è stato generato dal make up e solo il 2,2% dai profumi. Tuttavia, è quest'ultimo segmento, quello delle fragranze, che sembra avere il maggior potenziale. Dal 2021 al 2024, infatti, dovrebbe mettere a segno una crescita annua del 15%, contro il 12,5% delle creme.
Per quanto riguarda la cura della pelle, con la crescente domanda di prodotti anti età e riparatori, il tasso di penetrazione di creme e sieri è cresciuto notevolmente ed è attualmente il trend forte del segmento. Per quanto riguarda il trucco, se i prodotti per la carnagione rappresentano quasi la metà delle vendite, i prodotti per gli occhi, spinti dalla pandemia, sembrano avere un futuro brillante davanti a loro.
Il mercato cinese della bellezza è ancora in gran parte trainato dai giovani. Nel 2019 i 18/25enni rappresentavano il 39% dei consumatori e i 26/32enni il 34%. Se tra il 2016 e il 2019 le donne rappresentavano il 64% dei consumatori, nello stesso periodo il mercato della cura della pelle maschile è cresciuto del 13,6%, rispetto a un aumento del mercato globale della cosmesi maschile molto più contenuto, pari al 5,8%.
Profumi, make up per gli occhi e prodotti per la cura della pelle maschile dovrebbero quindi essere i segmenti chiave della bellezza nel Regno di Mezzo per i prossimi anni. E per conquistare i consumatori cinesi, lo studio, che delinea il ritratto di cinque tipologie di consumatori locali, sottolinea che bisogna capire il mercato e le sue peculiarità. "Beauty in China" dettaglia dunque alcuni codici chiave del mercato.
Il primo, "China Pride", sottolinea l'orgoglio che i cinesi hanno per il loro ricco patrimonio culturale. Il marchio di profumi cinese Scent Library, di cui Puig ha recentemente acquisito una quota, incarna perfettamente la valorizzazione contemporanea di tale patrimonio.
I consumatori cinesi, inoltre, sono particolarmente attratti dai cofanetti e dalle edizioni limitate. Le collaborazioni tra due mondi diversi, come ad esempio quella tra il marchio di igiene Dove e il brand di tè cinese Hey Tea, stanno riscuotendo molto successo. Con uno spirito "genderless", il confine tra il femminile e il maschile sfuma per lasciare il posto a codici comuni. Altro aspetto da non trascurare è quello del simbolismo: bisogna padroneggiare i simboli tradizionali e la polisemia delle parole.
Lo studio evidenza infine come elementi chiave l’aspetto onirico, attraverso la fantasia e le favole, e l’appeal del mondo digitale, come nel caso della fortunata collaborazione tra il brand di make up MAC e il videogioco Honor of Kings.
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