AFP
Gianluca Bolelli
17 nov 2022
Il secondhand è un rimedio contro l'inflazione, assicura il capo di Le Bon Coin
AFP
Gianluca Bolelli
17 nov 2022
Vendere le scarpe che non s’indossano più, comprare casa risparmiando le spese di agenzia: il commercio tra privati è visto come un rimedio contro l'inflazione. Un’inflazione che nel mercato della rivendita dell’usato non avrà “niente a che vedere” con quella che si osserverà nel nuovo, spiega Antoine Jouteau in un'intervista all'agenzia AFP. Ex direttore generale del sito di annunci online Le Bon Coin, Antoine Jouteau è da agosto il PDG della sua casa madre, Adevinta, una fra le leader internazionali degli annunci economici, quotata alla Borsa norvegese e con un fatturato di 1,5 miliardi di euro nel 2021. Le Bon Coin ne rappresenta “un terzo del fatturato e la metà del margine”.
Come è distribuita geograficamente la vostra attività e ci sono delle specificità a seconda del Paese?
Antoine Jouteau: In tutte le nazioni lavoriamo con marketplace online per annunci generalisti, come Le Bon Coin. Abbiamo attività come quella anche in Italia, Spagna, Germania e Olanda. Poi, disponiamo di due grandi universi specializzati, immobiliare e automobilistico, con ad esempio Mobil.de in Germania o Coches.net in Spagna. Gli annunci di privati sono ampiamente dominanti sulle nostre piattaforme, ad esempio in Francia abbiamo l'80% di annunci di privati e il 20% di professionisti.
Ci sono ovviamente delle specificità per Paese. Alcuni hanno adottato più facilmente la vendita tra privati, anche se, per quanto riguarda i beni di consumo, essa è distribuita abbastanza unanimemente. Per le vendite di automobili, ad esempio, la Francia è più un mercato da consumatore a consumatore rispetto alla Germania.
D'altra parte, osserviamo una comune convergenza di utilizzo, con il potere d'acquisto come prima ragione per utilizzare le nostre piattaforme, sia che si venda per generare reddito che perché si cerchi di acquistare ad un prezzo inferiore rispetto al nuovo. Il secondo motivo di utilizzo è la voglia di consumare meglio, non di buttare, ma di riutilizzare.
L'inflazione sta sconvolgendo la vostra attività?
AJ: Siamo una macchina anti-inflazione, è il nostro DNA. Tutte le nostre piattaforme sono lì per aiutare le persone a superare questo periodo, per aiutarle ad equipaggiarsi, vestirsi, fare i loro hobby... Vedrete che nei prossimi mesi le piattaforme che gestiamo cresceranno perché rafforzano il potere d'acquisto delle persone. Ci sarà inflazione sui prodotti di seconda mano, ma nulla a che vedere con quanto osserveremo nei prodotti nuovi.
In Francia, qualche mese fa abbiamo superato i 50 milioni di pubblicità piazzate su Le Bon Coin. Il mercato dell'usato sta prendendo piede in maniera fortissima, oggi abbiamo quote di mercato molto ampie nell’abbigliamento, negli elettrodomestici, nell'auto e nell'elettronica. La metà dei francesi viene sulla piattaforma ogni mese, la stessa cosa in Germania. È difficile da quantificare in cifre, perché alcune delle transazioni vengono effettuate fuori piattaforma, ma il fenomeno è enorme. In Francia si parla di venti miliardi di euro di scambi all'anno. In alcuni settori, come l'elettronica o la moda, il mercato dell'usato supererà quello del nuovo.
Pensa che le piattaforme abbiano conquistato o sviluppato il mercato del secondhand?
AJ: Acquistare prodotti d’occasione è ovviamente qualcosa che esiste dall'alba dei tempi, però noi abbiamo recuperato l’esistente e lo abbiamo accelerato, democratizzandone notevolmente l'uso. D’un tratto si ha accesso, in un modo molto fruibile e senza barriere, a decine di milioni di prodotti che si possono acquistare in due clic. Negli annunci economici cartacei dovevi dettare il testo, inviare la foto… era un meccanismo riservato a un gruppo di persone motivate. Oggi, la pubblicazione di un annuncio richiede 30 secondi. Queste app sono così veloci e personalizzate... È un sistema molto complicato da costruire, ma facile da usare.
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