Pubblicato il
19 lug 2011
19 lug 2011
Il salone OutDoor raggiunge un nuovo record di presenze
Pubblicato il
19 lug 2011
19 lug 2011
OutDoor prosegue con ritmo spedito. Il salone dedicato agli sport all'aria aperta di Friedrichshafen, chiusosi il 17 luglio, ha accolto più di 21.500 buyer. Gli organizzatori annunciano un fattivo aumento del 5% in un anno. Quanto al numero di espositori, esso è cresciuto del 3%, a quota 890. La percentuale di visitatori stranieri è cresciuta fino al 62%, con un forte incremento dei cittadini del Nordamerica e dell'Asia.
Sfilata del marchio svedese Haglöfs. (Foto: Messe Friedrichshafen) |
«L’impressione condivisa è che i visitatori siano stati più internazionali», commenta Eric Pansier, responsabile marketing di The North Face. «Abbiamo avuto molti clienti dalla Germania, dall'Austria, dal Regno Unito, dalla Svizzera… Mentre erano molti meno i francesi, anche se al riguardo bisogna dire che il salone Sport-achats è vicino, a fine agosto», aggiunge Thibaut Cornet, direttore di Eider (gruppo Lafuma).
Sul versante dei trend, i marchi si stanno orientando alla conquista di uno stile di vita outdoor e “montanaro”, tornando un po' alle basi come ha fatto il surf nel passato. Nello stesso tempo, hanno migliorato le loro tecnologie. «In termini di tecnicità, il mercato è cresciuto, ma sicuramente senza una reale evoluzione», sostiene Frédéric Mouyade, responsabile Francia, Spagna e Svizzera per Patagonia. «L’ecologia è un momento di svolta, anche se è un cambiamento che abbiamo iniziato già tempo fa», prosegue.
Con l'ecologia, la altre tre parole chiave del settore in termini di abbigliamento sono chiaramente la moda bambino, la leggerezza e i colori. «La traspirabilità e la leggerezza sono i due elementi chiave per l'estate 2012», aggiunge Alexander Gasser, ex responsabile abbigliamento di Mammut. «Torniamo verso un vero e proprio discorso tecnico. Al centro delle collezioni c'è la traspirabilità, ma è un concept difficile da visualizzare», prosegue Rémi Colliod di Eider.
I marchi quindi giocano sempre più sullo stile per distinguersi. Dopo gli anni in cui il discorso somigliava a un "chi può fare di più può fare meno", certi produttori giocano ora la carta delle funzionalità adattate agli utilizzi. «Infine, dobbiamo tener conto che gli escursionisti e i viaggiatori hanno delle esigenze specifiche, diverse da quelle degli alpinisti», conclude Fabrice Arbey, direttore di Schöffel Francia.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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