Il programma dei saloni parigini di gennaio è ancora rivoluzionato dalla pandemia
La quinta ondata della pandemia di Covid-19, la cui velocità di trasmissione della variante Omicron in Europa desta grande preoccupazione, ha rimesso in discussione lo svolgimento di diversi saloni professionali all'inizio del 2022. Dopo che questo martedì vari big della moda italiana hanno annunciato di cancellare le loro sfilate od eventi organizzati in occasione della Milano Fashion Week e del salone Pitti Uomo, sono diversi gli appuntamenti parigini che a loro volta si vedono costretti a rivedere i propri piani. Un duro colpo per un settore che ha dimostrato a più riprese ingegnosità e flessibilità dopo aver attraversato ben due anni nel corso dei quali i rinvii o le cancellazioni di fiere erano sempre dietro l’angolo, rappresentando costanti spade di Damocle per i loro organizzatori.

Prima delle feste di fine anno, le fiere tedesche della moda hanno annunciato il loro passaggio ad un format completamente digitale o il loro rinvio, mentre in Italia il primo salone professionale che ha comunicato lo spostamento da gennaio a marzo è stato quello della gioielleria Vicenzaoro.
Come in Italia, le nuove norme anti diffusione della pandemia più restrittive approvate dalle forze politiche francesi hanno portato al rinvio della prossima sessione della fiera Maison & Objet al 24-28 marzo prossimi, periodo nel quale tutto il settore confida di vedere un miglioramento della situazione. Gli organizzatori di questa fiera hanno inoltre annunciato che dal 23 al 28 marzo 2022 si terrà l'evento Maison & Objet In The City, che propone un percorso di incontri nel cuore degli showroom parigini.
L'altra manifestazione di grande formato che si tiene alla Porte de Versailles a Parigi e riunisce i saloni Who's Next, Traffic, Bijhorca e Impact, è invece stata confermata in presenza dal 21 al 24 gennaio. L'evento, denominato Race 4 Fashion, si terrà nei padiglioni 5 e 6 del Parc des Expositions. WSN Développement, che è riuscita a gestire diversi eventi negli ultimi due anni, ricorda che sta implementando le misure sanitarie necessarie per garantire la sicurezza degli espositori e dei visitatori della fiera. Quindi mascherine e gel idroalcolici saranno ovviamente di rigore anche in questa sessione.
Mentre alcune indiscrezioni darebbero per pronto a gettare la spugna anche il salone di prêt-à-porter e accessori maschili premium Man, che avrebbe adovuto svolgersi dal 21 al 23 gennaio all'Espace Vendôme, nel cuore della capitale francese, gli altri saloni professionali della moda di Francia, ovvero Tranoï, View, Woman e Welcome Edition, che hanno il vantaggio di operare in formati più piccoli rispetto a Maison & Objet, non sembrano veder messo in discussione il loro svolgimento. Se per allora non verranno annunciate ulteriori misure, questi incontri del comparto moda dovrebbero essere in grado di accogliere i visitatori francesi ed europei nell’ambito della settimana parigina della moda maschile.

L’ultima fiera in ordine di tempo ad annullare la propria sessione di gennaio è il Salon International de la Lingerie e il suo pendant della base della filiera Interfilière Paris, che dovevano svolgersi dal 22 al 24 gennaio alla Porte de Versailles nel padiglione 7.3. Come per Maison & Objet, è stata l'impossibilità di potersi recare a Parigi per espositori e visitatori internazionali a costringere l'organizzatore Eurovet a rivedere i suoi piani.
Dei 200 espositori attesi al SIL e del centinaio circa di Interfilière, più di due terzi provengono dall'estero. Di fronte alle varie restrizioni di viaggio istituite in diversi Paesi per combattere la diffusione del virus, questi espositori, come il 65% dei visitatori esteri, hanno deciso di non partecipare.
Piuttosto che offrire un evento più ridotto, non mantenendo però la promessa di offrire una piattaforma internazionale per il settore, il management della fiera ha quindi optato per un rinvio.
I due saloni si terranno allora dal 18 al 20 giugno nel padiglione 7.2 della Porte de Versailles, riunendo i player globali della lingerie e del loungewear, ma anche del beachwear e dell'activewear. Una data che dovrebbe consentire alla maggior parte dei brand di presentare la proprie collezioni per la Primavera-Estate 2023.

La situazione non ha mancato di suscitare polemiche. In particolare, in Francia i provvedimenti adottati dal governo a partire da fine dicembre (l’Italia ha poi messo in pratica alcuni giorni dopo delle misure simili, ndr.) hanno spinto Unimev, l'unione francese dei sindacati del settore della gestione eventi, a sottolineare come “ancora una volta sia messo in pericolo il settore delle fiere, delle mostre, dei congressi e degli eventi aziendali e sportivi”. Il comparto, che già all'inizio di dicembre aveva lanciato un appello per il sostegno alle proprie imprese, rinnova le sue aspettative di sostegno finanziario.
“Nel solo mese di gennaio 2022 sono già stati cancellati 130 eventi con una perdita di giro d’affari nell'ordine di 1 miliardo di euro, più altrettanto in termini di mancati benefici economici indiretti per i territori”, puntualizza l’Unimev, che tiene a ricordare la “capacità di adattamento” ai severi protocolli sanitari dimostrata da questa industria. “Ma il ricorrente stop and go è ingestibile per un settore di attività che necessita di visibilità per diversi mesi. Da più di due anni l'attività di mostre, saloni ed eventi è quasi ferma e ha registrato perdite abissali che aumenteranno con queste nuove misure, ingiuste e senza contropartite”.
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