15 gen 2014
Il Printemps apre al Carrousel du Louvre
15 gen 2014
Per la sua prima apertura in più di 30 anni, il Printemps si è regalato una location allo stesso tempo atipica e altamente strategica: la galleria commerciale del Carrousel du Louvre, a due passi dall'entrata del museo. Della superficie di 2.500 metri quadrati, l'unità vuole rappresentare un concentrato del flagship di boulevard Haussmann, senza prêt-à-porter, ma con il meglio del lusso e dei marchi creativi. L'apertura segna il debutto di una tappa importante nello sviluppo del gruppo Printemps, che ha in preparazione due altre inaugurazioni in Francia entro la fine del 2015.
L'ingresso del negozio colpisce per la sua apertura, senza porte, sulla galleria del Carrousel du Louvre. Il luogo, la cui architettura è stata affidata allo studio Antonio Citterio, che ha voluto rimanere fedele alla funzione originaria dello spazio, doveva accogliere un'ala del museo, prima di essere convertito in area commerciale. Una grande prima volta per il gruppo, dove si possono trovare la pelletteria e i prodotti di bellezza al pianterreno e la gioielleria, gli orologi e la regalistica al mezzanino.
Una versione in miniatura del concept di selezione "Printemps du luxe" accoglie i visitatori sin dal loro arrivo nel punto vendita, con un brandmix ad effetto, fra Stella McCartney, Saint Laurent, Chloé e Dior in particolare. Poi alcune imponenti boutique di Bottega Veneta, Givenchy, Prada, Burberry e Coach sulla parte sinistra costituiscono il resto del percorso per i clienti.
Come fosse l'ala di un museo, il passaggio centrale accoglie un'installazione di opere d'arte destinata a cambiare in ogni trimestre. Per cominciare, sei artisti internazionali hanno fornito la loro visione della borsa, primo tema proposto. Poi, i marchi contemporary (definiti anche "creativi") s'incaricano di completare l'offerta lusso: Vanessa Bruno, Marc by Marc Jacobs, Karl Lagerfeld e Zadig & Voltaire.
"Qui ci rivolgiamo ai 10 milioni di visitatori che entrano al Louvre ogni anno", spiega Paolo de Cesare, presidente del gruppo, alla vigilia dell'apertura al pubblico. Un pubblico principalmente internazionale, con molti provenienti dall'Asia.
La conseguenza: vi si potrà trovare in particolare il primo corner MCM mai realizzato in un negozio Printemps. Ancora assente a boulevard Haussmann, la griffe di lusso nata a Monaco di Baviera negli anni 70 ha conosciuto una seconda vita dopo il suo rilancio, attuato in modo massiccio da un proprietario sudcoreano presso la giovane clientela asiatica di tutto il mondo.
Sul piano mezzanino, di 900 metri quadrati, è collocata l'offerta di gioielleria e orologeria, con anche in questo caso la presenza di un mix di negozi eleganti di alta gamma (Omega, Hermès, Chopard, Girard Perregaux) e una selezione dei Printemps (Corum, Baume & Mercier, Jean Richard, ecc.).
Uno spazio tax-free porta un'innovazione interessante, grazie a sette terminali automatici che permettono ai turisti di detassarsi in self service. Non lontano, una selezione inedita di prodotti (articoli per la tavola, articoli di cancelleria, gadget...) nella tipica immagine dei Printemps permette alla clientela venuta da lontano di fare il pieno di souvenir.
Questa unità, dal genere unico rispetto al tipico modo di proporsi dei Printemps, sarà riproposta in altre location turistiche? "Se dovessimo trovare un altro spazio equivalente a questa location dovremmo aprire un Printemps... in Vaticano", scherza Paolo de Cesare, che intende generare più della metà delle presenze in negozio con i visitatori del museo adiacente.
Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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