Il "Premio LVMH’ assegnato alla francese Marine Serre
Nella sua quarta edizione il ‘Prix LVMH’, fondato nel 2014, che premia i migliori giovani stilisti di moda, ha eletto vincitrice la giovane creatrice francese 25enne Marine Serre tra i 1.200 candidati in gara quest’anno (vale a dire 200 in più dell’anno scorso), che succede alla britannica Grace Wales Bonner per Wales Bonner. La designer si è distinta in un’edizione in cui lo streetwear e la miscela degli stili nei guardaroba hanno rappresentato i due aspetti principali.
Originaria di Brive-la-Gaillarde, la giovane si è formata alla scuola La Cambre di Bruxelles prima di effettuare degli stage presso Maison Margiela e Christian Dior e di entrare a far parte dei team di Alexander McQueen a Londra.
Dopo una prima collezione venduta da Broken Arm a Parigi nel settembre del 2016, la creatrice inizia l'anno con il botto, venendo nominata sia dal Festival di Hyères, che per l'Andam e il ‘Prix LVMH’. “Una ricompensa inattesa per me”, confessa, “apparentemente la precisione delle proporzioni, la visione della moda di oggi che cerco di dare al mio lavoro hanno convinto la giuria. Anche se ero molto rilassata prima dell’annuncio del vincitore, questo premio mi permetterà di aprire un atelier a Parigi, di lavorare a una seconda collezione riuscendo a respirare e di consolidare ulteriori progetti”.
La giuria, patrocinata dalla cantante Rihanna, ha confessato di essere stata sedotta dalla giovane francese. Per Maria Grazia Chiuri, “Marine Serre ha una maturità che forse gli altri hanno in misura minore, una visione della moda di oggi e un progetto molto chiaro”. Stesse lodi da Umberto Léon e Carol Lim, per i quali, “la competizione di quest’anno era molto serrata. Marine incarna una visione allo stesso tempo creativa e business del vestito. Un qualcosa di molto attuale che talvolta manca ad alcuni stilisti”.
Gli otto finalisti, annunciati a fine marzo erano i francesi Antonin Tron (Altein) e appunto Marine Serre, la russa Maria Kazakova (Jahnkoy), i britannici Molly Goddard e Nabil El Nayal (Nabil Ayal), il giapponese Kozaburo Akazaka (Kozaburo), la statunitense Yoon Ahn (Ambush), la danese Cecile Rosted Banhsen (Banhsen). La vincitrice si assicura una borsa di 300.000 euro e un mentoring personalizzato della durata di un anno da parte di un team dedicatole.
Da notare che il premio speciale della giuria è stato assegnato al giapponese Kozaburo Akazaka per il suo brand Kozaburo, che vince la somma di 150.000 euro.
Giuria che era composta da famosi direttori artistici del gruppo LVMH (Karl Lagerfeld, Marc Jacobs, Carol Lim e Humberto Leon, Nicolas Ghesquière, Jonathan Anderson, Phoebe Philo e Maria Grazia Chiuri) affiancati da Delphine Arnault (vicedirettore generale di LVMH), Jean-Paul Claverie (consulente di Bernard Arnault e direttore delle sponsorizzazioni di LVMH) e Pierre-Yves Roussel (PDG del Fashion Group di LVMH).
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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