Il Portogallo sotto i riflettori a Pitti Uomo 95
Dopo Corea del Sud, Africa, Ucraina, Turchia, Danimarca, Australia, Finlandia e Georgia, è il turno del Portogallo di essere sotto i riflettori a Firenze, come Guest Nation della prossima edizione di Pitti Uomo, che si svolgerà dall’8 all’11 gennaio 2019. Questa nazione, ormai piattaforma riconosciuta per la produzione di abbigliamento e accessori di qualità in Europa, sta vivendo da diversi anni un forte sviluppo creativo.
“Il Portogallo sta diventando un luogo di grande dinamismo dal punto di vista della moda e della creatività”, ha sottolineato Lapo Cianchi, responsabile dei progetti speciali per Pitti Immagine. Il salone ha organizzato l’iniziativa tramite la sua Fondazione Pitti Immagine Discovery, in collaborazione con l’agenzia portoghese di promozione internazionale Selectiva Moda e il suo programma “From Portugal”, che ha consentito all’industria tessile portoghese di partecipare a 85 saloni in 35 Paesi nell’arco di 15 anni.
Sono stati selezionati 8 marchi, che presenteranno le loro collezioni per l’autunno/inverno 2019-20 nel Padiglione Centrale, offrendo un panorama interessante del made in Portugal, tra label emergenti, marchi artigianali e maison già affermate, come Hugo Costa. Fondata dal designer eponimo nel 2010, il brand Hugo Costa, che sfila abitualmente durante la Settimana della Moda di Porto “Portugal Fashion”, presenta le sue collezioni anche a Londra e da qualche stagione a Parigi. Le sue caratteristiche? Un menswear che gioca sulle costruzioni e sui volumi, tra minimalismo, architettura e street culture.
Nycole, che sfila a “Portugal Fashion” ed è anch’esso specializzato nel menswear, è stato lanciato nel 2015 dalla giovane stilista Tânia Nicole, che reinterpreta l’universo maschile combinando classico e sportswear. Da parte sua, Caiagua, giovane brand creato un anno fa, si focalizza su un outerwear funzionale e di design, con una vera ricerca nei colori e nei dettagli.
Fondato nel 1925 a Manteigas, un villaggio arroccato nel cuore del massiccio della Serra da Estrela che culmina a quasi 1.600 metri, nel centro nord del paese, Ecolã è la più antica fabbrica artigianale familiare certificata di origine portoghese, specializzata da tre generazioni nella produzione della lana (dalla tosatura alla filatura, fino alla tessitura) del tessuto burel, un feltro realizzato con il vello particolarmente resistente di un montone locale e utilizzato per produrre plaid, vestiti e accessori.
Anche lato accessori, la selezione propone diverse realtà interessanti del savoir-faire portoghese, dal marchio emergente di occhiali Poente alle calzature e accessori di Labuta, bell’esempio di tradizione artigianale, passando per la label di calze WestMister, creata nel 2016 da Luís Campos e Vanessa Marques, che combina l’esperienza tessile locale, materie prime di alta qualità e un design colorato e originale.
Infine, il marchio di accessori Ideal & Co, specializzato soprattutto in borse e bagagli in pelle, ma anche in tela, realizzati con un processo di fabbricazione ecologica e, come per tutti gli altri partecipanti al progetto, 100 % made in Portugal.
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