Il polo MinervaHub guidato da Matteo Marzotto compra lo specialista dei ricami Jato 1991
Proseguono con ritmo incessante in Italia le operazioni di aggregazione di realtà manifatturiere premium in poli produttivi per moda e lusso di grandi dimensioni. In questo caso con un curioso parallelismo: lo scorso settembre Holding Industriale (Hind) aveva acquisito il produttore di ricami bolognese Rilievi, e un mese dopo esatto ad essere acquisita è un'altra azienda produttrice di ricami d’alta gamma, per di più anch’essa bolognese. Si tratta di Jato 1991, specializzata nel ricamo a mano su tessuto, che fornisce molti big del lusso, da Dior a Gucci, passando per Lanvin e Valentino. La sua maggioranza è appena stata rilevata da MinervaHub, il nuovo polo produttivo del lusso guidato da Matteo Marzotto, che ha la sede legale e operativa a Milano.

L'operazione, il cui importo non è stato reso noto, è stata annunciata tramite un comunicato in cui si afferma che i fondatori e i dirigenti “rimangono direttamente coinvolti nella gestione della società”. Stiamo parlando di Giorgina Rapezzi e di suo figlio Jacopo Giuseppe Tonelli (da qui il nome Jato – Jacopo Tonelli), con il quale l’imprenditrice ha fondato l'azienda nel 1991 a San Lazzaro di Savena. La società dispone di una filiale in India vicino a Nuova Delhi, che impiega circa 400 persone. Rinomata per il suo know-how, Jato 1991 possiede anche un vasto archivio di circa 6.000 pezzi.
MinervaHub è nato nel marzo 2022 con l'obiettivo di aggregare PMI specializzate in materiali e finiture d’alta gamma. Questo polo del lusso nasce dalla fusione di due fondi di investimento italiani, Xenon, attraverso la sua holding XPP Seven, e Ambria Holding. Al momento riunisce 6 imprese artigiane di alto livello e una decina di siti produttivi, impiegando 434 persone, con un fatturato complessivo di 101 milioni di euro. In più, vanta 1.000 clienti e lavora 209 milioni di accessori l’anno. A questo perimetro va ora ad aggiungersi Jato 1991.

Oltre all’entità felsinea di ricami premium, MinervaHub riunisce 6 aziende attive in settori di nicchia molto diversi: la Quake, di Rossano Veneto (VI), attiva nel ricamo industriale e nelle applicazioni; la Koverlux, con sede a Bergamo, che opera nella finitura e nobilitazione (vernici, laser, ecc.) di superfici per accessori moda; la marchigiana SP Plast di Grottazzolina (FM), che opera nella trasformazione delle materie plastiche; la Zuma, situata in Toscana, a Castelfranco di Sotto (PI), che invece è una conceria specializzata in pelli pregiate; e infine l’azienda orafo-argentiera Zeta Catene e quella di trattamenti galvanici artistici per accessori moda Galvanica Formelli, entrambe insediate in Toscana, nella zona di Arezzo, la prima a Rigutino, la seconda in città.
Da un anno assistiamo nella Penisola ad una vera e propria corsa all'acquisizione di produttori noti per la forte specializzazione nei settori della moda e del lusso da parte di gruppi e investitori diversi, come il Gruppo Florence, Pattern oppure Holding Industriale (Hind), attraverso la sua controllata Holding Moda. La tutela dei terzisti della filiera, il maggiore potere contrattuale derivante dalla aggregazione in gruppi corposi e consolidati, e la possibilità di sfruttare sinergie produttive e operative sono le ragioni principali di questo fenomeno.
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