Il MIT presenta un tessuto che capta e produce suoni

Di

Matthieu Guinebault

Versione italiana di
Gianluca Bolelli

Pubblicato il
21 apr 2022

Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e la Rhode Island School of Design hanno recentemente svelato la creazione di un tessuto acustico che cattura le onde sonore nelle sue fibre per trasformarle in segnali elettrici. Un dispositivo che potrebbe servire a scopi medici o trasformare l'abbigliamento in uno strumento di comunicazione.

Questa tecnologia si basa su un materiale "piezoelettrico" che produce un segnale elettrico quando la fibra subisce una deformazione, anche se quest’ultima viene causata solamente da un suono. Essendo ipersensibile, il tessuto si deforma anche quando le onde di pressione che trasportano i suoni lo raggiungono. Un campo, quello della generazione elettrica derivante dalla torsione dei tessuti, in cui le università del Texas, negli Stati Uniti, e di Hanyang, nella Corea del Sud, avevano compiuto un notevole passo avanti già cinque anni fa. Questo nuovo passo avanti è stato appena elogiato dalla rivista scientifica Nature.
 
“Indossando un indumento acustico, potresti parlare attraverso di esso per rispondere alle telefonate e comunicare con altre persone”, afferma il dottor Wei Yan, che ha preso parte alla sua progettazione e ora è assistente universitario alla Nanyang Technological University di Singapore. “Inoltre, questo tessuto può interfacciarsi in modo impercettibile con la pelle umana, consentendo a chi lo indossa di monitorare il proprio stato cardiaco e respiratorio comodamente, continuamente, in tempo reale e a lungo termine”.

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Il tessuto sarebbe in grado di captare i suoni tanto bene quanto un microfono. Si aprirebbe così la possibilità di progettare abiti che reagiscano graficamente ai suoni o si sostituiscano ad accessori audio che possono essere associati ai telefoni. Tanto più che, sorprendentemente, questo tessuto può anche emettere suoni. Ne derivano possibili applicazioni per le persone ipoudenti, che troverebbero ausilio, ad esempio, nel fatto che il tessuto è in grado di rilevare con precisione, nello spazio circostante, la direzione d’origine del rumore.