AFP
Gianluca Bolelli
21 ott 2022
Il Messico accusa Ralph Lauren di plagio di motivi indigeni, l’azienda si scusa
AFP
Gianluca Bolelli
21 ott 2022
Giovedì la moglie del presidente messicano, Beatriz Gutierrez, ha accusato il colosso americano della moda Ralph Lauren di aver, secondo lei, plagiato alcuni motivi indigeni per la realizzazione di uno dei suoi vestiti.

“Ascolta Ralph: abbiamo notato che ti piacciono molto i motivi messicani (...). Tuttavia, copiando questi motivi stai facendo un plagio, e come sai il plagio è illegale e immorale”, ha scritto la moglie del presidente Andrés Manuel Lopez Obrador sul suo profilo Instagram.
La signora Gutierrez, che è una storica, ha accompagnato il suo post con l'immagine di una giacca colorata chiaramente etichettata "Ralph Lauren".
L'indumento, elencato su vari siti web come “cardigan a righe con cintura”, costa in media 300 dollari, ha constatato l’agenzia AFP.
“Spero che tu chieda scusa alle comunità indigene che svolgono questo lavoro con amore e non per fini lucrativi e milionari”, aggiunge.
I motivi utilizzati nei vestiti del marchio statunitense corrispondono, secondo la first lady del Messico, ai disegni tradizionali delle comunità di Contla (centro) e Saltillo (nord).
La legge messicana sul diritto d’autore stabilisce che tutte le opere considerate popolari o artigianali devono essere rispettate e richiede una chiara menzione della comunità indigena da cui provengono in caso di uso commerciale.
Già nel 2021 il Messico aveva sporto denuncia contro alcune aziende di moda, come la società cinese Shein, l’azienda spagnola Inditex e le americane Anthropologie e Patowl, per aver utilizzato motivi messicani della tradizione nei loro vestiti.

Nel 2020, il Messico aveva presentato una denuncia anche contro la stilista francese Isabel Marant, che in seguito si è scusata con il governo e una comunità indigena dello stato di Michoacan (ovest).
Nel 2019 il Ministero della Cultura ha riferito che l'azienda di Carolina Herrera, stilista venezuelana basata negli Stati Uniti, aveva riprodotto nei suoi capi dei ricami colorati della comunità di Tenango (centro).
Il Messico conta 56 gruppi etnici, il che gli conferisce una grande ricchezza in termini di artigianato, in particolare nel campo dei tessuti e in quello dei ricami.
Il giorno dopo però, sono arrivate le scuse di Ralph Lauren. “Siamo sorpresi di apprendere che questo prodotto sia in vendita”, ha spiegato venerdì la società nordamericana all’AFP, affermando di aver cercato di vietare la commercializzazione del cardigan oggetto del contendere dopo aver scoperto la sua esistenza diversi mesi fa.
“Stiamo conducendo un’urgente procedura di controllo per determinare come questo articolo sia arrivato in un punto vendita (...) e per assicurarci che venga rimosso immediatamente”, ha affermato Ralph Lauren.
“Siamo profondamente dispiaciuti che sia successo e, come sempre, siamo aperti al dialogo per capire il modo in cui possiamo migliorare”, ha aggiunto la società.
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