15 ott 2012
Il mercato mondiale del lusso cresce del 10% nel 2012
15 ott 2012
Nonostante l’instabilità socio-economica attuale il mercato dei beni di lusso nel mondo dovrebbe raggiungere i 212 miliardi di euro nel 2012 superando per la prima volta la soglia record dei 200 miliardi. Per il terzo anno consecutivo dalla crisi del 2009 il settore registra nel 2012 un tasso di crescita a due cifre con un +10% (+5% a tassi di cambi costanti). Il mercato rallenta tuttavia rispetto al 2011 (+11% e +13% a tassi di cambi costanti) e al 2010 (+13%) secondo l’Osservatorio Altagamma, che ha commissionato una ricerca presso la società di consulenza Bain & Company presentata lunedì a Milano.
![]() Un modello di Bottega Veneta, brand del gruppo di lusso PPR |
Per Claudia D’Arpizio, autore dello studio e partner di Bain&Co, 2012 è stato «un anno di consolidamento”. Innanzitutto al livello del canale di vendite retail (+14%) che rappresenta il 29% delle vendite totali di lusso nel 2012. I negozi monomarca riescono a dare un’immagine, un’experience shopping e un servizio alla clientela molto più forti. Attirano inoltre nuove categorie di prodotto come gli orologi che erano venduti prima prevalentemente nei multimarca. Department store, outlet e franchising registrano buoni risultati, mentre i negozi multimarca sono in sofferenza. Il canale on-line è in crescita del 25% per un valore totale di 7 miliardi di euro. L’e-commerce inizia ad attirare una clientela maschile e si sposta sempre di più verso i mercati emergenti.
Per quanto riguarda le categorie di prodotto gli accessori continuano ad avere il vento in poppa. Le scarpe e la pelletteria rappresentano il 27% degli acquisti di lusso nel mondo e hanno registrato una crescita del 14% nel 2012. Le calzature per uomo in particolare risultano la categoria la più performante. Con una quota di mercato del 22% gioielli e orologi sono cresciuti del 13% nel 2012 rispetto al 22% nel 2011.
Dal punto di vista geografico, l’Asia Pacific e il Giappone hanno una quota del 29% del mercato del lusso nel mondo. Nuovi mercati emergono in questa zona come l’Indonesia, la Tailandia e Singapore, “che avrà un ruolo fondamentale come hub in questa regione”. “In questa prospettiva sarà importante per le aziende del lusso intercettare il traffico intra-asiatico”, sottolinea Claudia D’Arpizio che invita i grandi marchi “a ragionare maggiormente sui clienti in termini di nazionalità più che di Paesi”.
L’Asia Pacific trainata dalla Cina è la regione che cresce maggiormente per le vendite di lusso (+ 18%) seguita dall’America, il Giappone e l’Europa. Per la sola Great China, il mercato dei beni di lusso arriva a 27,3 miliardi di euro: Cina (15 miliardi), Hong Kong (7 miliardi), Taiwan (4,5) e Macao (0,9). Con un valore di 15 miliardi di euro la Cina raggiunge lo stesso livello della Francia (15,1 miliardi) per la vendita di beni di lusso, arrivando in quinta posizione dietro gli Stati Uniti (59 miliardi di euro), il Giappone (19,7), l’Italia (18,2) e la Francia.
“I consumi hanno rallentato in Cina soprattutto a causa della transizione governativa. Registrano comunque una crescita del 20% per il 2012 e dell’8% a tassi di cambi costanti rispetto ad una crescita del 30% nel 2011. Si assiste per esempio ad una “stretta morale” sul tema dei regali aziendali o di business. Le vendite si stanno poi orientando su delle categorie di prodotti più sofisticati e meno vistosi”, spiega Claudia D’Arpizio. Da segnalare il numero crescente di acquisti di lusso effettuati dai cinesi all’estero. Secondo dati pubblicati da Global Blue, leader mondiale nel tax free shopping, sui primi 9 mesi dell’anno gli acquisti tax free shopping in Europa sono stati dominati dai cinesi che arrivano per la prima volta in testa alla classifica delle nazionalità top spender, con una crescita del 62% rispetto ai 9 primi mesi del 2011. Gli acquisti dei cinesi rappresentano ora il 23% del totale del tax free shopping in Europa.
Lo studio di Bain & Company sottolinea il rallentamento del mercato del lusso europeo, che pesa 75 miliardi di euro nel 2012. L’Europa cresce del 5% quest’anno rispetto al 9% del 2011, mentre l’America cresce del 13% grazie ai buoni risultati dei department store e grazie alla sempre maggior importanza dell’America Latina in particolare del Brasile. Il Giappone accelera invece nel 2012 con una progressione dell’8% rispetto alla modesta crescita del 2% nel 2011.
Secondo il consensus stabilito da Altagamma, l’ebitda del settore del lusso dovrebbe crescere del 7% nel 2012.
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