Il mercato globale delle calzature raggiungerà i 220 miliardi di dollari nel 2030
Secondo l'azienda americana IndexBox, nel 2030 il peso del mercato globale delle calzature dovrebbe raggiungere i 220 miliardi di dollari (207 miliardi di euro), contro i 163,2 miliardi di dollari del 2022, siglando così una crescita media annua del 3,8%.

Spinto dal sempre crescente interesse per il fitness e altre attività sportive, in particolare nei Paesi emergenti, il segmento delle calzature sportive rimane il peso massimo del mercato globale delle calzature. Nel 2025, le sue vendite dovrebbero arrivare a pesare 100 miliardi di dollari, e verrà ancora guidato dai colossi del settore: i produttori di articoli sportivi Nike, Adidas e Puma.
IndexBox rileva così che nel 2019 la sola americana Nike pesava il 31,6% delle vendite mondiali di scarpe sportive, contro il 21,7% della tedesca Adidas. Questa situazione di quasi monopolio si spiega in particolar modo con la fisionomia del settore, che genera elevati costi fissi. “Anche i costi di gestione di una fabbrica, quelli di ricerca e sviluppo e quelli per il marketing sono elevati. Di conseguenza, i debuttanti hanno difficoltà ad entrare nel mercato e gli attori che sono già attivi in quel comparto hanno difficoltà ad espandere le proprie attività”, sottolinea lo studio di IndexBox.
La classe media e le donne lavoratrici, patrimoni per il settore
Tuttavia, in linea generale, il mercato globale delle calzature dovrebbe beneficiare di un aumento della demografia e di una crescita del reddito medio. L'ascesa dell'e-commerce è un’altra risorsa da cui il mercato può attingere per attirare i consumatori di tutto il mondo. Da notare che da qui al 2030 il mercato delle calzature da donna dovrebbe crescere più velocemente di quello delle scarpe da uomo. Il motivo principale? Il numero di donne che lavorano è in costante aumento.
Il mercato globale delle calzature continuerà quindi a crescere nei prossimi anni. Tuttavia, dovrà affrontare nuove sfide. Il contesto economico incerto e l'inflazione, che mette sotto pressione i bilanci delle famiglie, continueranno a costringere gli operatori del settore ad essere sempre più competitivi in termini di prezzo. Il mutamento dell'industria dovrebbe modificare anche il modo di lavorare, con il costo della manodopera in Cina (il maggiore Paese produttore di scarpe al mondo) che aumenta, e ancora le normative ambientali che si stanno inasprendo.
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