Il menswear milanese tra il party time di DSquared2 e l’autocompiacenza di Billionaire
Venerdì a Milano l'abbigliamento maschile di Milano ha avuto come protagonisti gli animali da party in cerca di prede da DSquared2 e un’ostentazione autoindulgente da Billionaire – con un défilé degno di Elon Musk tra blazer di alligatore o in cashmere double-face.
DSquared2: animali da party in caccia di prede
I designer di DSquared2, Dean e Dan Caten, danno sempre il meglio di sé quando si divertono, come hanno fatto questo venerdì sera con uno show e una festa travolgenti nel nord-ovest di Milano.
In questa collezione unisex, hanno giocato con tutti i loro temi preferiti: abbigliamento da festa, giovinezza dissoluta, audacia diabolica e sesso sfacciato. Se le generazioni X e Z rimangono sveglie per metà della notte per avere fortuna, è molto probabile che siano fortunate indossando i vestiti DSquared2.
Sospensori che spuntano dai gambali di pelle da cowboy; lingerie come abbigliamento da club; mutandine impertinenti o mini lingerie: c'era molto da scegliere per gli animali da party in cerca di prede.
Meglio ancora, i gemelli Dean e Dan hanno portato gli abiti a un livello superiore, grazie alla loro sartoria inventiva e allo stile eccellente.
Giacche Eisenhower oversize o pantaloni cargo in pelle dal taglio perfetto; piumini rifiniti in denim molto glamour o giacche funky da cacciatore per le ragazze.
Tutto presentato davanti a un bellissimo fondale con l’ambientazione di un loft studentesco, pieno di decine di poster, uno dei quali recitava: “Let’s get stoned and have sex” (“Sballiamoci e facciamo sesso”).
Brillante la colonna sonora, per un pubblico di 1.500 appassionati e addetti ai lavori collocati all'interno di una delle gigantesche ex fabbriche dove vengono messi in scena tanti défilé a Milano. Non appena lo show è finito, il doppio dei fan si è riversato nell'after party.
Ci sono momenti in cui i Caten si sforzano un po' troppo, per così dire, ovvero sottolineano eccessivamente un'idea o forzano un concetto di una collezione. Non stasera, perché hanno concluso un'intensa giornata di spettacoli e presentazioni a Milano con quello che sanno fare meglio: la passione per gli animali da party con un pizzico di glamour funky.
Billionaire: autoindulgenza chic
Da Billionaire l’argomento era l’invecchiare bene, dato che tutto il cast di questa stagione ha superato i 50 anni. Uomini barbuti, volti vissuti, ma tutti davvero distinti, in uno show all'ora dell'aperitivo allestito all'interno del bar dell'hotel Principe di Savoia.

Un cantante di canzoni struggenti e un pianoforte hanno accompagnato la dozzina circa di modelli, con tanto champagne dopo la sfilata nella serata inaugurale dei quattro giorni della stagione italiana dell'abbigliamento maschile.
“Troppi marchi mostrano modelle adolescenti che non assomigliano per niente ai clienti che acquistano i loro vestiti. Da Armani hanno 18 anni, da Zegna 16. Volevo uomini belli che avessero vissuto la vita in questa sfilata, proprio come le persone che comprano Billionaire”, ha spiegato Philipp Plein, che ha acquisito il pieno controllo della griffe lo scorso giugno.
Realizzata dai migliori artigiani e realtà aziendali della penisola italiana, da Milano a Napoli, tutto profumava di ricchezza in questa collezione Autunno-Inverno 2023/24.
Dai cappotti invernali double face in cashmere beige ai soprabiti in vigogna, alle redingote foderate di visone, ai giacconi di camoscio, fino allo smoking in seta; tutti gli articoli sembravano molto, molto costosi. Soprattutto un blazer di alligatore molto di classe con profili delicati che risultava straordinariamente leggero quando lo abbiamo tenuto su con il mignolo nel backstage. Intelligente anche il modo con cui Plein ha fatto elevare l'opulenza con l'arguzia, abbinando pantaloni da jogging con una stampa di pointer inglesi.
Plein ha acquisito Billionaire dall’ex manager di squadre di Formula Uno Flavio Briatore. Si tratta di un marchio lontano dal suo brand omonimo, collocato nella fascia media del mercato. Laddove Philipp Plein vende capi che hanno tirature di diverse migliaia di capi, si sarebbe sorpresi se Billionaire vendesse più di 50 esemplari di alcuni di questi costosi cappotti.
Mescolata all’esibizione del cantante jazz, una mega colonna sonora mash-up che includeva anche Taylor Swift ha accompagnato l’evento.
Alla domanda sul perché abbia acquisito Billionaire, Plein ha risposto: “Davvero non so perché. Ma so che questo è un mercato di nicchia e vogliamo solo il meglio del meglio. Philipp Plein è rockstar; questo marchio sta dicendo: 'invecchiare non è un crimine, significa solo che sei figo'”.
Plein ora possiede una casa a Bel Air, dove sta organizzando una mega festa per la notte degli Oscar per uomini di questo tipo il mese prossimo.
La sfilata è stata organizzata lo stesso giorno in cui il quotidiano milanese Corriere della Sera ha dedicato un'intera pagina a un'intervista a Maye Musk, madre di Elon Musk. Maye ha insistito sul fatto che suo figlio, che ogni tanto si erge in cima alla classifica dell'uomo più ricco del mondo, non ha mai amato l'autoindulgenza. “Posso assicurarvi che mio figlio non vive per il lusso, tutt'altro. Quando era ragazzo e andava a trovare sua nonna in Canada, dormiva nel suo garage”.
Comunque, tenere lo show all'interno del bar del Principe di Savoia aveva senso. Questo grande vecchio hotel a cinque stelle è di proprietà di un altro miliardario, il Sultano del Brunei.
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