AFP
Gianluca Bolelli
27 gen 2020
Il marchio spagnolo Tous accusato di mettere troppo poco oro nei suoi gioielli
AFP
Gianluca Bolelli
27 gen 2020
Il gioielliere spagnolo Tous è oggetto di un'indagine, condotta dalla giustizia spagnola, nella quale è accusato di aver venduto gioielli in oro e argento contenenti meno metallo prezioso di quanto annunciato, si è appreso la scorsa settimana dall'alta corte di Madrid.
L'indagine giudiziaria è stata aperta dopo la presentazione di una denuncia da parte di un'associazione di consumatori, la quale afferma che “alcuni pendenti e gioielli di Tous non sono composti interamente di argento ed oro, come indicato dalla pubblicità”, ha precisato un portavoce del tribunale nazionale. Il giudice istruttore ha convocato mercoledì scorso “il delegato di Tous e il rappresentante di una società” indipendente che certifichi la qualità dei gioielli dell'azienda iberica, secondo il portavoce.
Il caso è stato assegnato al Tribunale Nazionale, incaricato di occuparsi delle questioni più importanti, perché “ci potrebbero essere molte vittime in tutta la Spagna”, ha detto ulteriormente il portavoce.
Tous, che controlla 700 negozi nel mondo, è particolarmente noto per i suoi pendenti in oro e argento a forma di orsacchiotto. Sua principale testimonial è l’attrice statunitense Gwyneth Paltrow.
Secondo l’associazione di consumatori Consujoya, Tous venderebbe gioielli garantiti d'oro che in realtà sono realizzati con un altro metallo, e quindi potrebbe essere sospettato di frode e pubblicità ingannevole. “Quando un consumatore compra un orsetto e paga più di 400 euro, sa che è fatto principalmente di materiale di riempimento e non d’oro?”, si è chiesta Consujoya su Facebook.
Il marchio di gioielli e accessori dalla storia più che centenaria, e che vende le proprie creazioni in 53 nazioni d’Europa, America Latina e Asia, e negli Stati Uniti, ha respinto categoricamente queste accuse, sostenendo in un comunicato che i suoi prodotti sono stati certificati da laboratori esterni “in conformità ai più alti criteri di qualità”.
L’azienda utilizza la tecnologia detta di “elettroformatura”, che le consente di sviluppare “pezzi voluminosi che sono sia leggeri che senza saldature” e in alcuni casi, “il gioiello può contenere nuclei non metallici che aiutano a dargli stabilità”, ha ammesso. Ma questi prodotti rispettano la legislazione sui metalli preziosi e sono sempre dotati di un certificato che specifica come sono relizzati e garantisce che contengano oro o argento puri, aggiunge la società.
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