Il marchio cinese di capispalla Bosideng lascia il Regno Unito
Il marchio di outerwear ha proceduto a completare con discrezione la chiusura del suo flagship di Londra e del proprio sito di e-commerce britannico. Provvedimenti che sono la conseguenza – secondo il gruppo cinese – dell'incertezza generata dalla Brexit.

Il negozio di sei piani su South Molton Street era stato aperto nel 2012 in occasione dei Giochi Olimpici, dopo che i locali erano stati acquisiti nel 2011. Si trattava del primo flagship aperto dal brand asiatico all'estero, e il suo obiettivo successivo era di riprodurre il concept in altre città nel quadro di un progetto di espansione internazionale.
Bosideng, conosciuto per i suoi piumini, è approdato in Europa con un posizionamento premium, e prevedeva di aprire dei negozi a New York e in altre città americane, ma il brand, che gestisce più di 10.000 negozi in tutta la Cina, ha fatto molta fatica a farsi un nome all'estero.
L'azienda ha precisato che l'immobile che accoglieva il negozio era stato affittato temporaneamente, e che prenderà in seria considerazione la possibilità di ritornare sul mercato britannico “quando il clima economico sarà più favorevole”.
"Il gruppo prevede di intensificare i propri sforzi per unificare la propria immagine di marca nel mercato interno e in quelli esteri. Metterà anche in pratica delle innovazioni che riguarderanno il brand e il miglioramento della qualità del servizio nei suoi punti vendita", ha precisato Gao Dekang, il CEO di Bosideng.
Dekang ha aggiunto che è in progetto l'apertura di "negozi più alla moda" per migliorare l'esperienza d'acquisto in Cina e all'estero. “Speriamo di tornare sul mercato britannico aprendovi un negozio con una nuova immagine, in un prossimo futuro”.
Bosideng continua comunque ad essere presente sui mercati di Germania e Italia.
Barbara Santamaria (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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