Ansa
23 giu 2020
Il luxury retail reagisce all'emorragia del flusso negli store
Ansa
23 giu 2020
L'impatto globale del coronavirus, coi lockdown e le politiche di distanziamento sociale imposte dai diversi governi, secondo quanto emerso dallo studio "Luxury Retail Evolution" realizzato da Altagamma con Bernstein e giunto all'ottava edizione, ha seriamente impegnato il punto vendita fisico, in particolare monomarca, già messo alla prova dal Digital Luxury, negli ultimi anni in grado di offrire servizi ed esperienze sempre più completi. Ciò sommato al successo crescente dei factory outlet, produce un'emorragia del flusso negli store, inducendo i brand moda e lusso a mettere in campo strategie reattive, riducendo ad esempio l'esposizione al wholesale e al mercato grigio, tentando di disinnescare il cortocircuito con le piattaforme digitali multimarca.
"Il mondo dell'hard luxury è da sempre rivolto alla persona e ora più che mai l'aspetto umano si è rafforzato. Le boutique si trasformeranno in veri e propri 'salotti', dove ammirare le nuove creazioni e le loro storie, anche con i Maestri Orafi virtualmente o durante occasioni esclusive", sostiene Sabina Belli, CEO di Pomellato Group e vicepresidente di Altagamma per la gioielleria.
"La nuova normalità”, ha aggiunto, “sarà suscitare interesse ed emozioni attraverso un dialogo continuo, digitale e dal vivo, per far vivere un'esperienza che mantiene un forte richiamo alla tradizione orafa e alla qualità del savoir-faire dell'alta gioielleria". "Il futuro dello shopping è online ma il futuro dei brand è fisico", ha confermato Scott Malkin, fondatore e presidente di Value Retail.
"Un legame magico”, ha proseguito Malkin, “si forma quando i consumatori interagiscono con un brand nella vita reale. Post-Covid19, i consumatori saranno più esigenti: le aziende devono guadagnare di nuovo il loro amore, attraverso una migliore qualità e un miglior servizio".
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