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AFP
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Pubblicato il
9 ott 2008
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Il lusso brilla nonostante la crisi ma la fiducia vacilla
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AFP
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9 ott 2008
9 ott 2008
PARIS, 8 oct 2008 (AFP) - L'industria del lusso sta tenendo testa alla crisi, ma registra un leggero calo della sua attività e teme che i suoi clienti possano limitare gli acquisti.
![]() Créations Cartier |
Il rallentamento nel mercato mondiale del lusso, in corso dall'inizio del 2008, è stato aggravato dalla crisi finanziaria, ma il settore resta comunque meno colpito di tanti altri e dovrebbe poter registrare una crescita del 5% sull'anno in corso (contro il 9% nel 2007).
Uno dei vantaggi che permettono al settore del lusso di attraversare senza troppi contraccolpi anche i peggiori periodi di crisi è il fatto di poter contare su una clientela agiata, che non fa particolare attenzione agli aumenti di prezzo.
Elisabeth Ponsolle des Portes, delegata generale del Comitato Colbert, che rappresenta 70 grandi marche francesi, dalla gioielleria Cartier a Louis Vuitton passando per Yves Saint Laurent, ha informato che nessuno dei loro membri ha segnalato problemi di fatturato.
Neanche Diego della Valle, padrone di Tod's, si è detto particolarmente turbato dalla bufera finanziaria in corso, sottolinendo che la sua azienda è ben radicata sul mercato e l'economia reale.
Nonostante questo generale ottimismo, alcune grandi griffes hanno manifestato le loro perplessità, preoccupate che la crisi finanziaria mondiale possa influenzare i comportamenti dei consumatori.
Robert Polet, padrone di Gucci, ha osservato a fine Settembre che i clienti erano più prudenti e moderati negli acquisti.
Il numero uno mondiale del lusso, il francese LVMH, si è astenuto da ogni commento, ma è certo che le marche più conosciute avranno meno problemi delle altre a fronteggiare il periodo tutt'altro che roseo.
Di Elena Passeri (Fonte: AFP)
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