AFP
Gianluca Bolelli
20 mag 2023
Il kebaya, indumento emblematico del sud-est asiatico, in cerca di riconoscimento
AFP
Gianluca Bolelli
20 mag 2023
In un negozio in Malesia, un gran numero di sarte ricama in maniera minuziosa fiori e foglie su dei “kebaya”, eleganti corpetti indossati dalle donne del sud-est asiatico da vari secoli.

“Il kebaya è speciale perché può essere indossato da tutti” in una regione di grande diversità etnica, sottolinea Lim Yu Lin, che gestisce un'azienda di famiglia fondata dalla nonna nel 1955. “Non è solo per una cultura”, ha dichiarato all’agenzia AFP.
Il mese scorso, Malesia, Indonesia, Singapore, Brunei e Thailandia hanno candidato congiuntamente il kebaya per farlo entrare nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Adatto al clima tropicale, il corpetto decorato con ricami ha spesso maniche lunghe ed è talvolta semitrasparente, o opaco.
I kebaya possono costare un minimo di 7 dollari per i modelli realizzati a macchina, fino a 1.200 dollari per i capi più esclusivi e cuciti a mano.
Simbolo nazionale
L'Indonesia ha adottato il kebaya come abito tradizionale nazionale dopo aver ottenuto l'indipendenza nel 1945. È stato reso popolare dalle attrici cinematografiche malesi a metà del XX secolo. Anche le compagnie aeree nazionali di Singapore, Malesia o Indonesia si sono ispirate al kebaya per le divise delle hostess di volo.
Nella regione erano per lo più indossati in occasioni speciali o per i matrimoni, ma alcune appassionate di moda li indossano di nuovo nella vita di tutti i giorni.
Charmaine Neo, una singaporiana di 36 anni che indossa questa tenuta per eventi familiari, lo trova adatto a tutti. “Non è solo per le persone anziane. Vedi anche molti giovani che indossano il kebaya. Lusinga davvero la figura”.
In Indonesia, Telly Nathalia si è innamorata dei kebaya durante una vacanza nel centro di Java nel 2014, e subito dopo ha iniziato a indossarli tutti i giorni. Agli occhi di questa donna di 49 anni, indossare il kebaya è un modo per riconnettersi con la storia del suo Paese. “Ai nostri antenati piaceva indossare il kebaya”, ha detto all’AFP.
“La gente mi chiede: ‘Vai a una festa o a un matrimonio?’. Perché in Indonesia quando indossi un kebaya, la gente pensa che sia per un'occasione speciale”.
La nostra cultura, la nostra identità
Questo indumento sarebbe venuto dal Medio Oriente e un tempo era indossato sia dagli uomini che dalle donne. Più di una decina di stili diversi di kebaya sono emersi nel sud-est asiatico, specialmente in Indonesia e Malesia.

“È un indumento femminile tradizionale che si è evoluto nel tempo”, afferma Yeo Kirk Siang, direttore del National Heritage Office di Singapore, che ha organizzato una mostra dedicata a questo abito, legata alla sua candidatura all'UNESCO. “C'è stata una fusione di culture e influenze, con diverse comunità che hanno creato i propri kebaya”.
Nell'isola indù di Bali viene realizzato in pizzo e indossato con una cintura, a Singapore è spesso decorato con ricami di influenza cinese. I kebaya dell'isola di Giava un tempo erano decorati con pizzi olandesi e oggi possono essere avere un taglio più largo, per soddisfare il gusto dei clienti musulmani.
Oniatta Effendi, una designer di Singapore che rivisita questo corpetto tradizionale, lo vede come un simbolo di patrimonio ereditario culturale. “Molti di noi hanno visto i kebaya indossati dalle nostre madri e nonne. Rappresenta la nostra cultura, la nostra identità”, dice, citata dal Singapore Heritage Office.
“Il kebaya può avere un aspetto diverso a seconda dei Paesi. La sua importanza può anche essere diversa per ognuno di essi, ma una cosa è certa: il kebaya ci unisce attraverso un'identità condivisa”.
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