Il “Journal du Textile” in liquidazione giudiziaria

Di

Matthieu Guinebault

Versione italiana di
Gianluca Bolelli

Pubblicato il
1 dic 2022

Fonte di informazione per il settore del tessile-abbigliamento dal 1964, e non solo in Francia, il Journal du Textile ha chiesto la liquidazione giudiziaria per un’insufficienza di risorse patrimoniali che lo ha posto in stato d’insolvenza, ha appreso FashionNetwork.com. Il settimanale è stato rilevato nell'estate 2020 dal gruppo Bee Medias guidato da Thibault Leclerc (che è anche partner della società di consulenza in comunicazione Image7, ndr.).

La domanda di liquidazione è stata presentata martedì 29 novembre al tribunale commerciale di Nancy (la società Alea Conseil, editrice della rivista, ha sede a Saxon-Sion, nel dipartimento Meurthe-et-Moselle). Lo studio Maître Pierre Bruart è stato incaricato di supervisionare la liquidazione, che, secondo gli atti amministrativi comunicati dalla cancelleria, fa seguito ad una situazione di cessazione dei pagamenti dichiarata il 26 ottobre.

La liquidazione scrive la parola fine alla storia di una pubblicazione che era stata, per 52 anni, guidata e sviluppata dal giornalista Lucien Abra. Alla sua morte, nel 2016, il fondatore ha lasciato un settimanale che aveva saputo forgiarsi, tra i professionisti del settore tessile, della moda e del lusso, un'aura di imprescindibilità. Nel 2020 l'attività è stata rilevata sotto forma di “gestione-affitto” dalla società Bee Medias.

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Già sviluppata in una versione digitale, destinata in particolare ai tablet, in quel momento l'edizione cartacea aveva iniziato ad essere disponibile su un sito web aggiornato quotidianamente, mentre più di recente il format dell'edizione cartacea era stato ridotto. Tuttavia, come è accaduto a molte altre testate, la pubblicazione è stata colpita dalla mancanza di prospettive pubblicitarie, secondo le nostre informazioni.

Contattato da FashionNetwork.com, lo studio Maître Pierre Bruart ha indicato che è ancora troppo presto per discutere del resto della procedura. E in particolare della possibile cessione di quel “marchio” così rinomato che il Journal du Textile era diventato in 58 anni.