AFP
Gianluca Bolelli
1 mar 2019
Il gruppo Gap e Old Navy si dividono
AFP
Gianluca Bolelli
1 mar 2019
Il gruppo statunitense di abbigliamento Gap ha annunciato giovedì sera l’adozione di un vasto piano di ristrutturazione, che comporterà la sua scissione in due società separate, quotate separatamente in Borsa, e prevede di cambiare nome alla casa madre.
Gap, che è rimasto indietro nel commercio online e soffre la concorrenza di H&M e Zara, nei prossimi due anni chiuderà poi 230 negozi nel mondo, pari al 6,3% del suo portafoglio complessivo, per risparmiare denaro, ha comunicato in una nota.
La società, presente in una quarantina di nazioni worldwide, non ha indicato il numero di posti di lavoro che saranno interessati dalla ristrutturazione, né le regioni interessate. Ha solo fatto notare che il mancato guadagno sarà di 625 milioni di dollari in termini di vendite. L’obiettivo del gruppo è di risparmiare 90 milioni di dollari all’anno.
A Wall Street, il titolo è aumentato di oltre il 25% negli scambi dopo la chiusura della sessione.
Per quanto riguarda la scissione, la marca di prodotti economici Old Navy, che l’anno scorso da sola ha realizzato un fatturato di 8 milioni di dollari, diventerà un’azienda indipendente e rimarrà con sede a San Francisco. Sonia Syngal, che guida il brand Old Navy dal 2016, ne diventerà il capo.
Gli altri brand (Gap, Banana Republic, Athleta, Intermix e Hill City) agiranno sotto lo stesso tetto. Questa entità, le cui vendite cumulative sono state pari a 9 miliardi di dollari l'anno scorso, per ora si farà chiamare "Newco", ma Gap indica che si tratta di un nome temporaneo. Se fosse mantenuto, il nome Gap andrebbe a designare solo i negozi al dettaglio Gap. La nuova società sarà diretta da Art Peck, l’attuale presidente e CEO del gruppo Gap.
Salute vacillante
“Dopo un esame approfondito del Consiglio d’Amministrazione, è chiaro che il modello economico di Old Navy e dei suoi clienti differisce sempre di più dai marchi specializzati”, spiega Robert Fisher, il presidente del CdA. “Ogni marchio richiede quindi una strategia diversa per progredire”, aggiunge. “La separazione è il modo migliore di procedere per i nostri brand”.
Old Navy si distingue per tenere i prezzi molto bassi, che rendono i suoi articoli accessibili al maggior numero possibile di persone. Questa politica ha permesso al marchio di registrare un aumento delle vendite negli ultimi anni, mentre le altre etichette del gruppo arrancano molto spesso.
L’anno scorso, le vendite a negozi comparabili sono aumentate del 3% per Old Navy, mentre sono diminuite del 5% per il brand Gap e sono salite solamente dell’1% per Banana Republic.
Il gruppo Gap Inc, creato nel 1969 da Donald Fisher e Doris Fisher, spera di finalizzare questa operazione nel 2020, dopo la luce verde del suo Consiglio d’Amministrazione e l’applicazione di altre procedure normative.
La scissione di Gap avviene in un momento in cui i marchi americani di abbigliamento soffrono della concorrenza del prêt-à-porter di massa, rappresentato da H&M o Zara, ma anche dall’esplosione dell’e-commerce.
I gruppi di abbigliamento si trovano così costretti a ricorrere a provvedimenti che riducano i costi operativi, che in questo caso specifico si sono concretizzati in tagli di posti di lavoro e chiusure di negozi, per fermare l’emorragia dele vendite, ma molti analisti dubitano che questo sia sufficiente per resistere all’offensiva di Amazon e dele piattaforme Web specializzate nel settore dell’abbigliamento.
Ma non è solo l’abbigliamento a soffrire in America; anche gli altri settori della distribuzione hanno una salute zoppicante, simboleggiata dalla scomparsa di due grandi gruppi, la catena di negozi di giochi Toys "R" Us e il negozio di articoli sportivi Sports Authority. La catena di negozi Sears si è nel frattempo dichiarata in bancarotta.
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