Il gruppo Galeries Lafayette posiziona Philippe Berlan alla guida di La Redoute
Grandi cambiamenti in corso per La Redoute. I suoi co-presidenti, Nathalie Balla ed Éric Courteille, lasciano infatti la società. Rilevando nel 2014 lo storico specialista francese nelle vendite a distanza fondato nel 1837, all'epoca in difficoltà, i due avevano riorganizzato l'azienda rendendola un player importante dell’e-commerce francese.

Il gruppo Galeries Lafayette, che nel 2017 ha acquisito il 51% di La Redoute, ha annunciato il 9 marzo che "salirà al 100% della società nei prossimi mesi". Un passaggio programmato e atteso già nel 2021, che si accompagna dunque alla partenza dei due co-presidenti. L'e-retailer oggi rivendica una presenza in una ventina di Paesi ma anche una presenza fisica in Francia nell'universo della casa con 12 punti vendita e una cinquantina di corner nel network di Galeries Lafayette. La società, che ha registrato un volume d'affari di oltre un miliardo di euro nel 2021, sarà guidata da Philippe Berlan, che era il suo Vicedirettore generale, a seguito della decisione del Consiglio di sorveglianza dell’azienda, presieduto da Philippe Houzé.
Una scelta di continuità, visto che Berlan, ex manager di Petit Bateau, del gruppo Casino e di Lancel, lavora dal 2012 all'interno dell'azienda e ha quindi vissuto i suoi anni più delicati e in seguito il suo rilancio.
Dopo essere stata ceduta da Kering a Balla, Courteille e ai suoi dipendenti nel 2014 per la cifra simbolica di un euro (e dopo aver subito centinaia di milioni di perdite all'inizio del decennio), La Redoute ha abbandonato la sua offerta generalista per diventare un sito di e-commerce focalizzato sull’abbigliamento e sulla casa. I primi anni, le perdite ci sono state e i servizi e la logistica si sono dovuti adeguare ai canoni del settore, non senza qualche intoppo. Tuttavia, il volume d'affari è salito a circa 700 milioni di euro e c’è stata una buona dinamica, nonostante le perdite ancora presenti. Oggi La Redoute realizza il proprio fatturato per il 30% all'estero e per il 70% con la componente moda.
Il percorso era stato annunciato in occasione dell’ingresso nel capitale del gruppo da parte di Galeries Lafayette. La combinazione dei know-how tra i team di Galeries Lafayette e La Redoute doveva consentire di potenziare il business di entrambi i player. All'epoca il gruppo dichiarava un fatturato di 4,5 miliardi di euro e puntava a 5,5 miliardi di euro entro la fine del 2020. A causa dell'enorme freno subito dai grandi magazzini con la pandemia di Covid-19, il gruppo francese della famiglia Houzé precisa di realizzare 4,5 miliardi di euro di fatturato. Con la crescita del digitale, l'expertise di La Redoute in quest’ambito appare ancora più cruciale per accompagnare la transizione del suo modello.
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