Il gruppo Foot Locker interrompe l'attività del marchio Sidestep
Sul mercato ancora vivace e trainante delle sneaker, un player europeo si prepara a chiudere i battenti. Il gruppo americano Foot Locker ha deciso di interrompere l'attività del suo marchio Sidestep, presente in Germania, Olanda, Belgio, Spagna e Lussemburgo.

È stato in una nota molto succinta che l'azienda americana ha fatto questo annuncio, giustificando la decisione di eliminare gradualmente Sidestep con la propria strategia generale di “concentrarsi sul suo core business in crescita”. Vale a dire il marchio Foot Locker. L'azienda non specifica se i negozi Sidestep, ovvero 81 unità, abbasseranno tutti il sipario o passeranno a un altro marchio.
Una cosa è certa, sono già stati registrati o previsti tagli di posti di lavoro, senza che ne sia stato comunicato il numero. Il gruppo Foot Locker precisa che, per motivi di “snellimento ed efficienza operativa”, ha eliminato “un certo numero di posizioni”, relative in particolare a funzioni corporate e di supporto. A partire dall'anno finanziario 2023, l’azienda americana prevede di ottenere un risparmio annuo di 18 milioni di dollari con questi licenziamenti.
La società statunitense aveva acquisito le catene Sidestep e Runners Point, che allora contavano 200 punti vendita, per l’importo di 72 milioni di dollari. Nel maggio 2020 aveva organizzato la fine di Runners Point. L’eliminazione tre anni dopo anche di Sidestep s’inserisce quindi nella stessa strategia.
Inoltre, nella medesima nota, pubblicata il 26 gennaio, viene annunciata la partenza di Andrew Gray, che ha lasciato il suo incarico di vicepresidente esecutivo, responsabile della gestione di Foot Locker, Champs Sports e Sidestep, il 23 gennaio. Questa uscita segue quella dell'amministratore delegato del gruppo la scorsa estate, Dick Johnson, sostituito da Mary Dillon, poi quella del direttore finanziario, Andrew Page, a novembre.
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2022/23 (andato da agosto a ottobre 2022), il gruppo Foot Locker (2.800 punti vendita) ha registrato un fatturato di 2,17 miliardi di dollari (2,12 miliardi di euro), in leggero calo dello 0,7% rispetto all'anno precedente (ma pari a un +3,3% escludendo gli effetti del cambio valutario). Il suo utile netto è sceso a 96 milioni di dollari (93,73 milioni di euro), dai 158 milioni di dollari (154,27 milioni di euro) generati un anno prima.
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