18 gen 2018
Il gruppo FMM potenzia il retail in Cina ed apre 3 store a Teheran
18 gen 2018
Il gruppo FMM, che detiene i marchi Frankie Morello e Aygey, oltre alla licenza della linea per bambino di Bugatti Automobiles, procede nel piano di potenziamento della rete retail attraverso un vasto programma di aperture internazionali. Ne abbiamo parlato con Angela Ammaturo, AD di FMM, incontrata al salone fiorentino Pitti Bimbo 86, in corso dal 18 al 20 gennaio in Fortezza da Basso.
“Il prossimo ottobre, in Iran, all’interno dell’Iran Mall, uno dei più importanti centri commerciali del lusso di Teheran, inaugureremo 3 punti vendita: due, di 250/300 mq. ciascuno, dove saranno esposte le linee bambino, di cui uno ad insegna Frankie Morello e l’altro Aygey; il terzo sarà uno store di 450 mq. di Frankie Morello per la linea adulto”, ha spiegato l’AD.
Il gruppo è inoltre presente a Kiev, a Rostov (in Russia) e in Cina, dove prevede di aprire 150 monobrand nei prossimi 5 anni, introducendo prima la linea per adulto, accompagnata in una seconda fase da quella per bambino. “Al momento contiamo 6 negozi nel grande paese asiatico, ma nei prossimi mesi abbiamo in cantiere due nuovi opening. Stiamo ancora cercando la location più adatta, sia a Pechino che ad Hong Kong. In America”, ha proseguito Ammaturo, “dove abbiamo esordito con l’adulto lo scorso anno, puntiamo ad entrare in qualche grande magazzino attraverso la formula dei corner”.
Il fatturato del gruppo con base a Napoli è realizzato per il 20% in Italia e per l’80% all’estero, con Russia e Cina tra i principali mercati di riferimento. “Ma anche l’Europa ha reagito bene dal punto di vista delle vendite”, ha precisato l’AD.
Ad oggi, la linea per bambino, che oltre ad essere presente nel monomarca milanese di Frankie Morello vanta una distribuzione in 300 punti vendita multimarca worldwide, incide per il 15-20% delle vendite consolidate. Frankie Morello Junior, dal contenuto più fashion, Aygey, dal carattere più commerciale, e Bugatti Automobiles, dedicata ai piccoli appassionati di auto sportive, si equivalgono a livello di giro d’affari, andando ad intercettare target diversi tra loro.
“Lo slittamento per ragioni di location di alcune aperture internazionali, come quella di Kiev, ha inciso in maniera importante sul fatturato del precedente esercizio”, ha spiegato Ammaturo. “Tuttavia”, ha concluso, “le previsioni per il prossimo anno sono molto positive, e stimiamo di chiudere il 2018 a 18 milioni di euro”.
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