Il gruppo Estée Lauder “non è in vendita”
“Il gruppo Estée Lauder non è in vendita”, hanno indicato Fabrizio Freda e William P. Lauder domenica scorsa in una nota interna che il Wall Street Journal è riuscito a procurarsi. Il CEO e il Presidente del Consiglio d’Amministrazione del gruppo statunitense di cosmetici mettono così fine alle voci e alle speculazioni su eventuali offerte d’acquisto provenienti soprattutto dal francese L’Oréal e dall’olandese Unilever.

In effetti, nella sua edizione del weekend, il Times riferiva, usando il condizionale, che Estée Lauder aveva dato mandato a Goldman Sachs e ad Evercore per valutare diverse opzioni. Il quotidiano britannico indicava anche che le trattative con il gruppo L’Oréal sarebbero progredite fino alla fase dello stabilire un prezzo di 122,8 dollari per azione, valutando così Estée Lauder 45 miliardi di dollari, cifra pari a quattro volte il suo fatturato.
Fabrizio Freda e William P. Lauder ricordano dunque che “la famiglia Lauder (che possiede circa il 40% delle quote del gruppo, ndr.) e il nostro CdA fanno del rimanere indipendenti un punto d’onore. La nostra società è forte e abbiamo eccellenti prospettive per il futuro”.
In effetti, nell’ultimo esercizio, il gruppo proprietario di M.A.C., Smashbox, Becca, La Mer, Too Faced e Bobbi Brown ha realizzato vendite per 11,82 miliardi di dollari (10 miliardi di euro), in aumento del 5% rispetto all’esercizio precedente, registrando così una crescita superiore di due punti alla media del settore, dopo che nel maggio del 2016 Estée Lauder aveva annunciato l’implementazione di un piano di ristrutturazione che prevedeva 1.200 eliminazioni di posti di lavoro. Nell’esercizio 2018, il gruppo punta ad ottenere una crescita compresa fra l’8% e il 9%.
Queste voci di acquisto non sono comunque sorprendenti. Da diversi anni si stanno infatti susseguendo gli acquisti di marchi indipendenti da parte di grandi gruppi, creando un ambiente fortemente concorrenziale. Dal canto suo, Estée Lauder ha recentemente acquisito Becca, Too Faced e nel giugno scorso Deciem, riunendo così insieme dei marchi dall’identità forte, molto apprezzati dai Millennials e quindi oggetto di molti desideri.
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