Reuters
Gianluca Bolelli
30 mag 2021
Il gruppo Capri (Michael Kors, Versace) approfitta della ripresa della domanda negli USA
Reuters
Gianluca Bolelli
30 mag 2021
Il 26 maggio, Capri Holdings Limited ha reso noto di aver ottenuto vendite e profitti annuali superiori alle aspettative del mercato, grazie alla ripresa della domanda nei negozi di lusso negli Stati Uniti, a sua volta legata al successo delle campagne di vaccinazione nel Paese.
La società annuncia inoltre l'intenzione di aumentare i prezzi praticati dal suo marchio Michael Kors a partire da questo autunno e nella primavera del prossimo anno. Capri ha intenzione di trasformare il brand statunitense - il primo del gruppo in termini di vendite - in una “azienda di taglia più piccola, ma più redditizia”.
Il gruppo americano sottolinea che il calo delle vendite di Michael Kors - di circa il 4% nel quarto trimestre - contrasta con il successo delle sue controllate Versace e Jimmy Choo, le cui vendite sono aumentate rispettivamente del 10% e del 16%.
John Idol, CEO di Capri, cerca di rafforzare l'immagine di marchio di lusso di Michael Kors in Nord America riducendone il numero di promozioni e limitandone l'ampiezza dell’offerta. Il dirigente specifica inoltre che il numero di clienti del marchio è aumentato del 18% nel quarto trimestre, segno secondo lui “che gli aumenti di prezzo non impediscono ai clienti di scegliere di acquistare i nostri prodotti”.
Capri punta a un fatturato di circa 5,1 miliardi di dollari (4,2 miliardi di euro) per l’esercizio 2022, oltre le previsioni degli esperti di Wall Street, che contano su 4,99 miliardi di dollari, secondo i dati IBES di Refinitiv. Il margine lordo è previsto in crescita di circa 50 punti base, nonostante l'aumento dei costi dei trasporti.
La società ha mantenuto un controllo rigoroso delle scorte durante la pandemia, il che ne ha fatto aumentare il margine lordo. Le sue vendite online sono cresciute dell'80% nel quarto trimestre, mentre le sue vendite al dettaglio sono aumentate del 13%.
Anche i grandi rivali di Capri (LVMH, Hermès e Kering, proprietario di Gucci) sono stati in grado di far beneLe grandi firme del lusso, tradizionalmente restie alle iniziative digitali, stanno investendo molto per sfruttare l'esplosione dell'e-commerce.
Il giro d’affari di Capri nel quarto trimestre ha raggiunto gli 1,2 miliardi di dollari (983 milioni di euro), ben al di sopra delle stime degli analisti, che si aspettavano 1,02 miliardi di dollari. Su base rettificata, la società ha incassato 38 centesimi per azione, battendo significativamente la stima di Wall Street, che prevedeva un profitto di 2 centesimi.
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