Il gruppo Bogart soffre al di fuori dalla propria rete di negozi nel 1° semestre 2018
Candidato all’acquisto della maison Carven, di cui detiene già l’attività nei profumi, il gruppo Bogart ha registrato nel primo semestre dell’esercizio 2018 un fatturato di 59,2 milioni di euro, per un leggero aumento dello 0,3% a cambi costanti. In compenso, a divise correnti, lo specialista della creazione, produzione e commercializzazione di profumi e cosmetici vede invece diminuire le vendite del 3,4%.
L’attività nei negozi di Bogart, costituita in particolare dalla rete di punti vendita April, ha raggiunto i 41,4 milioni di euro, crescendo del 4,9 %. L’attività diffusion, che comprende solo il fatturato realizzato dai marchi del gruppo al di fuori della rete di monomarca diretti, registra invece un calo del 13,6%, a 17,8 milioni di euro.
Secondo il gruppo, questo calo si spiega con la contrazione del mercato in Medio Oriente, che ha avuto un impatto sulle vendite della linea Ted Lapidus, secondo brand del gruppo in termini di vendite, portando la società a un cambiamento di distributore in questa zona, e in misura minore sulle vendite della linea Jacques Bogart, suo primo marchio. In compenso, trainata dal lancio del profumo Dans ma bulle, la linea Carven è in crescita. Infine, l’attività su licenza, che comprende i profumi Chevignon, Lee Cooper e Naf Naf, è calata del 14,3%, a 600.000 euro.
Nonostante una contrazione dell’attività diffusion, il gruppo Bogart, che realizza il 77% delle proprie vendite annue all’estero nei 90 mercati in cui è presente, rimane fiducioso “nella sua capacità di generare un nuovo esercizio con una crescita di fatturato e con un miglioramento della sua redditività”, indica in un comunicato.
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