Reuters
23 mar 2011
Il governo vara un decreto contro le scalate straniere
Reuters
23 mar 2011
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente misure a difesa delle imprese italiane e contro le scalate straniere nei settori 'strategicamente rilevanti'. Lo si apprende da fonti governative.
Il vero pacchetto di misure anti scalate straniere vedrà la luce nelle prossime settimane in Parlamento. Una nota di Palazzo Chigi spiega, infatti, che "il ministro dell'Economia e delle Finanze [Giulio Tremonti] ha illustrato al Consiglio dei ministri altre ipotesi di intervento normativo" da inserire nel decreto sotto forma "di emendamenti, previa - se del caso - consultazione europea".
Il decreto, sul quale il governo si riserva di inserire ulteriori norme per limitare l'azione delle società straniere che vogliono assumere il controllo di gruppi italiani, permette all'esecutivo di prendere tempo e di evitare che Lactalis, azionista al 29% circa di Parmalat, riesca a nominare la maggioranza dei consiglieri di amministrazione nella già convocata assemblea di metà aprile.
In gioco non c'è solo Parmalat ma anche il futuro assetto di Edison, che potrebbe finire sotto il controllo di un altro gruppo francese, Edf. In questo secondo caso il governo ha però più tempo: il patto di sindacato che lega Edf ai soci italiani raggruppati in Delmi è stato prorogato di sei mesi al 15 settembre.
L'amministratore delegato di Edison Umberto Quadrino ha confermato che il decreto non riguarda la sua società che ha prorogato di sei mesi i patti parasociali.
"Il decreto disciplina solo la convocazione delle assemblee societarie. Poi il governo valuterà quali emendamenti presentare alla legge di conversione", conferma una fonte governativa.
Nel dettaglio il decreto consente di convocare l'assemblea "nel termine di centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio 2010", anche nel caso l'assemblea sia già stata convocata.
La nota di Palazzo Chigi aggiunge che, "qualora l'assemblea sia stata convocata anche per la nomina dei componenti degli organi societari, le liste eventualmente già depositate presso l'emittente sono considerate valide anche in relazione alla nuova convocazione".
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