Ansa
1 apr 2021
Il gioiello italiano recupera all'estero
Ansa
1 apr 2021
Il comparto orafo nel 2020 è stato uno dei settori maggiormente colpiti dagli effetti indotti dalla pandemia, con la domanda mondiale che ha toccato i livelli minimi degli ultimi dieci anni. Nel quarto trimestre emergono con più forza segnali di recupero, con l'export italiano che riesce a cogliere le opportunità presenti negli Usa, tornato ad essere il principale sbocco delle vendite di gioielli italiani. È quanto emerge da una analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

La quantità di gioielli in oro domandata a livello mondiale, monitorata dal World Gold Council, è scesa a 1.400 tonnellate, livelli minimi dell'ultimo decennio, con una contrazione pari al 33,5%, complici sia le misure di contenimento della pandemia (chiusura delle fasi distributive, blocco dei flussi turistici) sia l'elevato livello raggiunto dai prezzi, come effetto della forte incertezza presente sui mercati. Anche l'export italiano di gioielli in oro ha sofferto in maniera considerevole l'impatto della pandemia, registrando una contrazione, sulla media del 2020, del 29% delle quantità e del 31,2% dei valori. Pur rimanendo in territorio negativo, tuttavia, si evidenzia un progressivo miglioramento dai minimi raggiunti nel mese di aprile, con l'ultimo trimestre 2020 che registra un calo del 13,2% delle quantità e del 9,7% dei valori e i dati di export in valore tornati in territorio debolmente positivo a novembre (+0,5%).
Il miglioramento delle esportazioni di gioielli italiani, evidenzia la ricerca di Intesa Sanpaolo, dell'ultimo scorcio del 2020 dipende fortemente dall'andamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti che hanno registrato una forte crescita, in particolare dei valori esportati (+22,4% nel quarto trimestre) ma che ha interessato anche le quantità (+2,5%).
Anche a livello territoriale è proseguito il trend di graduale recupero già evidente dai dati del trimestre estivo. È in particolare Vicenza a mostrare una velocità maggiore, con il quarto trimestre 2020 che torna in positivo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+4,7%), grazie soprattutto all'ottimo risultato delle vendite negli Usa (+48,8%), che porta a +4,1% il consuntivo dell'intero anno su questo mercato. Meglio anche Arezzo, che chiude il quarto trimestre con un calo limitato all'1,3%, che porta il consuntivo del 2020 a registrare una contrazione di poco inferiore al 30%, grazie al recupero intenso registrato dalle esportazioni destinate agli Stati Uniti (+1,9% nella media 2020 con un balzo del 39,1% nell'ultimo trimestre). Anche per Arezzo, così per Vicenza, è da sottolineare il forte incremento degli invii verso il Sudafrica (+248,9% nell'intero 2020 con un +270,3% nel quarto trimestre). Le esportazioni di oreficeria e bigiotteria del distretto orafo di Valenza evidenziano la contrazione maggiore nella media del 2020, registrando un calo del 44% in valore e deboli segnali di recupero nel quarto trimestre (-23,7%).
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