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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
16 giu 2020
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Il Covid-19 fa una nuova vittima nella moda: Sies Marjan

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
16 giu 2020

Le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19 continuano a lasciare vittime sul campo. Il marchio Sies Marjan, con sede a New York e fondato da Sander Lak nel 2015, ha dichiarato fallimento.

Sies Marjan - Autunno-Inverno 2020 - Womenswear - New York - © PixelFormula


Conosciuto per le sue collezioni molto colorate, il marchio era supportato dai miliardari Howard e Nancy Marks, che hanno anche investito nella griffe Ralph Rucci.
 
“Grazie a tutti coloro che negli ultimi anni hanno investito tempo e talento in Sies Marjan. Abbiamo costruito un marchio unico, il cui heritage non permane solo nell’abbigliamento e nelle collezioni, ma nelle persone che hanno partecipato all'avventura”, ha dichiarato Sander Lak in un comunicato.

Sander Lak è stato direttore del design di Dries Van Noten e ha vinto il premio del CFDA per i talenti emergenti nel 2018 con il proprio brand, che prende il nome dai suoi genitori. Ha ricevuto anche una nomination al premio “Designer dell’anno” del CFA, categoria moda femminile, nel 2019.
 
Sies Marjan, che sfilava alla Fashion Week di New York, era indossato in particolar modo da celebrità come Zoe Saldana, Emma Stone e Jordan Roth. A seguito del lancio di una linea maschile nel 2017, la griffe era stata una delle pioniere delle sfilate miste.
 
Ma le difficoltà causate dalla crisi del coronavirus sono state apparentemente fatali per Sies Marjan. Nonostante la popolarità delle sue sfilate, il marchio non è mai riuscito davvero a sfondare commercialmente. L'etichetta aveva già sperimentato una battuta d'arresto l'anno scorso, quando la catena americana di grandi magazzini Barneys, uno dei suoi principali distributori, aveva presentato istanza di fallimento ed era stata smembrata per essere venduta in varie parti.
 
Questa nuova bancarotta di un marchio di moda ricorda una volta in più all'industria i pericoli determinati dal Covid-19. Le PMI sono particolarmente esposte ai rischi, perché non possono contare sulla base finanziaria di cui godono i grandi gruppi internazionali, né possono ridurre le proprie dimensioni e trovare un format più redditizio come quello delle start-up, molto più flessibili.

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