7 feb 2020
Il coronavirus costa 100 milioni di ricavi a Capri Holdings
7 feb 2020
Il coronavirus costa caro a Capri Holdings. A causa dell’epidemia cinese, il gruppo americano del lusso, che controlla Michael Kors, Jimmy Choo e Versace, stima un taglio di 100 milioni di dollari di ricavi per l’esercizio in corso.
La situazione d’emergenza in Cina ha costretto Capri Holdings a chiudere circa 150 dei suoi 225 negozi presenti nel Paese asiatico, mentre “la maggior parte dei punti vendita ancora aperti opera a orari ridotti e sta registrando un calo significativo della clientela”, spiega una nota del gruppo.
Il taglio delle stime, avverte Capri Holdings, “potrebbe cambiare significativamente nel caso in cui la gravità della situazione dovesse peggiorare” con “un potenziale impatto più ampio al di fuori della regione se i viaggi in uscita e il traffico dei turisti subisse ulteriori restrizioni fuori dalla Cina”.
Nel terzo trimestre d’esercizio, terminato il 28 dicembre 2019, Capri Holdings ha registrato ricavi per 1,57 miliardi di dollari (1,43 miliardi di euro), in aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è salito di 10 milioni sul terzo trimestre 2018 a 210 milioni di dollari (191 milioni di euro).
Versace ha totalizzato vendite per 195 milioni di dollari (177 milioni di euro), con una crescita a due cifre a parità di perimetro in America ed EMEA. Jimmy Choo è cresciuto dell’1,9% a 165 milioni di dollari (150 milioni di euro), mentre Michael Kors ha perso il 5,1% a 1,21 miliardi di dollari (1,10 miliardi di euro).
Per l’interno anno fiscale, Capri Holdings si attende 5,65 miliardi di dollari di ricavi (5,15 miliardi di euro). Il quarto trimestre dovrebbe chiudersi a quota 1,3 miliardi di ricavi (1,1 miliardo di euro).
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