12 dic 2016
Il collasso di Endless Jewelry
12 dic 2016
Giunge notevolmente inaspettata la notizia della presentazione di istanza di fallimento in Germania del marchio danese di gioielleria Endless Jewelry. Una procedura d'insolvenza per la quale è stato già nominato un curatore fallimentare provvisorio, Klaus Siemon.

Endless Jewelry è stato fondato da Jesper Nielsen (ex manager della connazionale e competitor diretta Pandora), che di recente era uscito dal marchio da lui fondato. Nielsen si è subito attivato per cercare di salvare il salvabile, ma senza riuscirci, anche se in un'intervista al sito Web del magazine “JCK” si dice convinto che il brand abbia investitori interessati e che possa sopravvivere in qualche forma.
Eppure solo 18 mesi fa, Nielsen twittava dei 3.500 negozi suoi partner commerciali in cui il brand era distribuito, cui si aggiungevano 11 distributori e 300 dipendenti in oltre 30 nazioni, con un giro d'affari che era valutato al di sopra dei 60 milioni di euro nel 2015 e il progetto di farlo diventare uno dei brand leader globali in questo settore. Addirittura Endless Jewelry aveva ingaggiato come testimonial Jennifer Lopez, la cui collezione veniva annunciata come prossima alla distribuzione in tutto il mondo.

Secondo alcuni osservatori, la società ha pagato a caro prezzo la strategia di permettere ai suoi concessionari di restituire gratuitamente i gioielli invenduti. E quindi, a un bel momento, la quantità di gioielli restituiti ha saturato il magazzino, non facendo più tornare il bilancio della società.
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