Il CFDA fa il bilancio di un anno particolarmente complesso per la moda
Il CFDA (Council of Fashion Designers of America, il Consiglio degli stilisti americani) ha pubblicato il suo rapporto 2020, ricordando le misure adottate per sostenere il settore della moda negli Stati Uniti a fronte della pandemia di Covid-19.
In particolare, l'organizzazione ha trasformato il CFDA/Vogue Fashion Fund 2020 in un'iniziativa solidale, dal titolo "A Common Thread". Il progetto, lanciato a marzo 2020, aveva lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi per i membri della comunità della moda americana, attraverso una serie di video che raccontavano le storie di persone colpite dalla crisi sanitaria.
Tra i donatori, Ralph Lauren ha dato al progetto un contributo iniziale di 1 milione di dollari, mentre il programma Elaine Gold Launch Pad, in collaborazione con Accessories Council e CFDA, ha effettuato una donazione iniziale di 250.000 dollari, impegnandosi a dare successivamente la medesima somma, per un contributo totale di 500.000 dollari.
Da parte sua, la Fashion Manufacturing Initiative (FMI) del CFDA si è alleata alla New York City Economic Development Corporation per donare a “A Common Thread” 500.000 dollari, a condizione che venissero riservati ad aziende basate a New York e ai loro dipendenti. Amazon Fashion ha contribuito con 500.000 dollari, collaborando inoltre con Vogue e CFDA per creare “Common Threads: Vogue x Amazon Fashion”, una vetrina digitale che consente ai designer americani di presentare le loro collezioni.
Tra gli altri donatori spiccano Michael Kors, Kering, la Coach Foundation, Nordstrom, Instagram, John Ive, Tom Ford, Tory Burch e Pierre-Yves Roussel, LVMH, Thom Browne New York e la fondazione Natasha e Adar Poonawalla.
In totale, A Common Thread è riuscito a raccogliere 5,1 milioni di dollari ridistribuiti a più di 160 designer, marchi, distributori, produttori e associazioni. I beneficiari sono numerosi, ma un milione di dollari è stato destinato a Icon360, l'associazione no profit fondata da Brandice Daniel di Harlem’s Fashion Row per fornire assistenza gratuita ai designer di colore durante la pandemia.
Anche l'impatto sociale e la diversità sono stati un focus per il CFDA nel 2020, anno in cui le disuguaglianze razziali negli Stati Uniti sono state messe in evidenza dalla brutale morte di George Floyd e dagli eventi che ne sono seguiti.
A giugno, il presidente del CFDA Tom Ford e il CEO Steven Kolb hanno svelato nuovi progetti incentrati sulla diversità per il settore della moda a livello nazionale. Un programma per l'occupazione ha consentito ai talenti della comunità nera di beneficiare di opportunità di lavoro in tutti gli ambiti della moda e sono stati offerti programmi di tutoraggio e stage a studenti e giovani laureati di colore. I membri del CFDA hanno anche ricevuto una formazione sulla diversità e l'inclusione e sono state fatte donazioni a NAACP e Campaign Zero. Questo primo progetto ha dato origine al lancio di CFDA Impact, la cui missione è "identificare, connettere, supportare e incoraggiare designer e professionisti della moda neri e meticci".
Fondato dalla modella e attivista Bethann Hardison con il supporto di CFDA, l'organizzazione no profit The Designers Hub, che sostiene i designer neri e i marchi fondati da persone di colore, ha ricevuto finanziamenti da A Common Thread e Tom Ford International per assegnare sovvenzioni a 10 stilisti.
Il CFDA gestisce anche la New York Fashion Week e ha dovuto risolvere la spinosa questione di realizzare un evento così importante per il settore nonostante le restrizioni sanitarie impedissero lo svolgimento di eventi fisici. L'organizzazione si è dotata di Runway360, una piattaforma digitale sviluppata in meno di quattro mesi in collaborazione con l'agenzia creativa De-Yan.
Lanciata in tempo per la Fashion Week di settembre 2020, la piattaforma è partita con 82 marchi, saliti a 133 durante la settimana di campagna vendita. Runway360 si posiziona come luogo d'incontro unico per brand e designer che desiderano presentare al meglio le loro collezioni, fornendo al contempo uno spazio digitale in cui diversi attori del settore possono interagire e scoprire nuove collezioni durante tutto l'anno.
"Quando sono diventato Presidente del CFDA nel 2019, nessuno avrebbe potuto prevedere che avremmo dovuto affrontare una pandemia. Il Covid-19 ha preso in ostaggio le nostre vite e le nostre aziende e ha colpito la moda da tutte le angolazioni", ha dichiarato Tom Ford nella sua lettera introduttiva alla relazione annuale. “Sono orgoglioso del supporto dato alla moda americana dal CFDA, a tutti i livelli. Abbiamo l'opportunità di ricostruire la moda americana e di renderla un settore di punta in futuro. Questo è solo l'inizio".
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