10 giu 2013
Il Bread&Butter farà pagare l'ingresso 500 euro ad alcuni professionisti
10 giu 2013
Sono finiti i tempi del gratis per tutti. Il Bread & Butter ha infatti valutato, per voce del suo fondatore Karl-Heinz Müller, che alcuni professionisti non centrali dovranno mettere mano al portafogli. Il biglietto d'ingresso resta in compenso gratuito per gli espositori e i loro distributori, gli uffici stampa che hanno clienti che espongono, i giornalisti di moda, i dettaglianti, i franchiser e i buyer. Senza dimenticare le federazioni. Per gli altri, il conto può rivelarsi salato, con un ticket per sessione e a persona di 500 euro.

Questa tariffa riguarda tre categorie di professionisti: quelli del primo stadio della filiera produttiva (subfornitori, filatori, tessitori…), i fornitori di servizi (agenzie di stampa che fanno sales promotion/ricerca clienti, agenzie di modelle, aziende informatiche, architetti di arredamento, ecc.) e infine le special interest people, vale a dire gli altri organizzatori di saloni e i promoter immobiliari.
Più sorprendente è leggere all'inizio del comunicato che i marchi che andranno alla scoperta del salone possono entrare su invito e che i dipendenti delle catene tipo Inditex, Esprit o New Yorker non sono ammessi affatto. Ma il business di Esprit è anche fatto di distribuzione multimarca, franchising e grandi magazzini, e il Bread&Butter ospita molti marchi che giocano sulla strategia del multicanale.
Karl-Heinz Müller ricorda che la gratuità dell'ingresso è stata istituita a Barcellona nel 2007. Con la campagna 'Active', ha introdotto il servizio 'Active Guest Management', che occupa 25 persone a tempo pieno. Tutto questo sistema ha un costo, che finora era stato principalmente sostenuto dagli espositori.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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