Il boom del lusso maschile trainato da accessori e pelletteria
Il mercato globale della moda maschile, che sta registrando una crescita annuale più rapida rispetto a quello femminile e dovrebbe raggiungere i 546,9 miliardi di dollari di valore entro il 2026 (secondo Euromonitor), è in piena espansione, trainato in particolare dalla buona salute dalle firme del lusso, che investono nel segmento dell’abbigliamento da uomo. L'analista Retviews by Lectra ha confrontato le offerte delle grandi griffe (Armani, Gucci, Saint Laurent, ecc.) sui loro siti di e-commerce negli Stati Uniti, per determinare le caratteristiche della loro strategia di prodotto.
Prima lezione: le case si affidano soprattutto agli accessori e alla pelletteria, che rappresentano una parte preponderante del loro assortimento. La pelletteria rappresenta infatti il 30% dell'offerta di Saint Laurent e il 28% di quella di Louis Vuitton, mentre gli accessori (gioielli, occhiali da sole, ecc.) raggiungono il 37% da Gucci. Per quanto riguarda i prodotti, si rileva che il numero di borse a tracolla offerte da questi player è aumentato del 38% in un anno.
Con la crisi sanitaria che ha rivoluzionato le abitudini delle persone, orientatesi verso un abbigliamento più casual, i vestiti formali risultano scarsamente rappresentati. I completi appaiono solo per l'8% nell'assortimento di Armani, per il 9% in quello di Burberry o per il 12% da Louis Vuitton. Lato calzature, se la scarpa da basket è ancora in voga, anche nel lusso, settore in cui le griffe realizzano collaborazioni con grandi marchi sportivi sviluppando anche delle proprie proposte, Retviews riscontra il forte rimbalzo del mocassino nel 2022: la presenza di questa scarpa elegante è balzata del +54% in un anno.
È stata analizzata anche la gamma di taglie offerte: Retviews evidenzia una forte carenza di grandi taglie tra questi player del lusso, che riflette una certa mancanza di inclusività. Eppure il mercato americano oltre la XL è molto importante dall'altra parte dell'Atlantico, e così i marchi potrebbero puntare ad attrarre maggiormente questi consumatori, offrendo loro un'offerta di grandi taglie più ampia. “Burberry e Prada sono gli unici marchi a offrire una gamma più estesa di taglie, con Burberry che ha in catalogo la taglia 3XS mentre l'offerta di Prada raggiunge la 4XL”, cita lo studio.
L'analista ha passato al setaccio i prezzi medi praticati dalle griffe di lusso nella moda uomo, osservando ad esempio che Burberry, che recentemente ha operato una crescita di gamma, offre comunque prezzi inferiori a quelli del marchio di 'lusso accessibile' Armani quando si parla di capispalla e abiti.
Per quanto riguarda le differenze di prezzo tra i diversi Paesi, sembra che i marchi di fascia più alta (Prada, Saint Laurent, ecc.) pratichino tutti prezzi più alti in Cina che negli Stati Uniti, a differenza di Armani. La casa di moda italiana è quella che mostra la maggiore differenza di prezzo tra i suoi vari mercati. Si noti che l'aumento di valore del dollaro USA rispetto alle valute europee spiega anche la differenza di prezzo tra il mercato statunitense e, ad esempio, quello francese.
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