Il BFC chiede più supporto e prevede 240mila posti di lavoro persi
Il British Fashion Council (BFC) ha chiesto al Governo britannico di supportare maggiormente i settori della moda e del retail, in occasione del rilascio di nuovi dati da parte dell’Oxford Economics “che inaspriscono l’impatto della pandemia globale sull’industria inglese del fashion”.
I dati evidenziano che la recessione causata dal Covid-19 “potrebbe colpire il comparto moda in modo due volte più forte rispetto al Regno Unito nel suo complesso, spazzando via la crescita superiore alla media raggiunta dal settore negli ultimi 10 anni" e che "oltre all'impatto economico, un'intera generazione di talenti creativi rischia di scomparire, mettendo in pericolo la posizione del Regno Unito come culla creativa della moda globale".
Nel Regno Unito, il settore impiega oggi 890mila persone; le previsioni parlano di 240mila perdite dirette di posti di lavoro. Ma il BFC aggiunge che “includendo i lavori indiretti lungo la supply chain, il numero sale a 350mila, il che equivale all’1% di tutti gli impieghi in UK”.
Si prevede inoltre che il contributo del settore al PIL del Regno Unito scenderà dai 35 miliardi di sterline (38,6 miliardi di euro) dell'anno scorso a soli 26,2 miliardi di sterline (28,9 miliardi di euro) nel 2020, poiché i ricavi passeranno da 118 miliardi a 88 miliardi di sterline (da 130,1 a 97 miliardi di euro).
La brutta notizia arriva lo stesso giorno in cui la New West End Company ha annunciato di prevedere enormi perdite di posti di lavoro nel principale quartiere dello shopping del Regno Unito, se il Governo non prenderà le contromisure necessarie.
In concreto, il BFC chiede il sostegno del Governo "per consentire la rinegoziazione dei contratti di locazione nei quali i proprietari degli immobili non agiscano in modo responsabile e misure come sovvenzioni o prestiti senza interessi a lungo termine per compensare i costi dei contratti di locazione, nonché sgravi per affitti e tassi per tutte le imprese, per fare in modo che le nostre città non assistano a una serie di chiusure che si tradurrebbero in grandi perdite di posti di lavoro”.
Chiede inoltre sovvenzioni o prestiti senza interessi per le PMI non più adeguate a ricorrere ad altre misure, ma che lo erano prima del Covid-19. Riconoscendo i problemi incontrati dalle piccole imprese, vuole che i grandi retailer “supportino le aziende più piccole, interrompendo la cancellazione degli ordini e (offrendo) garanzie di vendita su quelli concordati”.
Il BFC auspica anche che le autorità sostengano la creazione di "un ecosistema che consenta al settore di rilanciarsi, attraverso una produzione più intelligente, la gestione dei rifiuti, il riciclo, l’upcycling e modelli di business per un'economia di moda circolare britannica leader nel mondo".
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