Appena uscito (nell'ottobre 2010) dall'amministrazione controllata, il Montaigne Fashion Group riprende la marcia e lo fa acquisendo il gruppo BMCA, detentore del brand Lola, che è stato creato nel 1981 e si occupa di prêt-à-porter femminile.

Lo stile molto mascolino di Lola

Le sue collezioni si caratterizzano per un'interpretazione piuttosto androgina e molto mascolina del guardaroba femminile, con prodotti facili da indossare. Lola possiede 15 boutique in proprio a Parigi e nelle più grandi città francesi. E' venduta anche nella rete multimarca. Nel 2010, Lola ha realizzato un fatturato di quasi 7 milioni di euro e dà lavoro a 50 persone.

E tuttavia, il prezzo totale d'acquisizione è solo di 2 milioni di euro. E' vero che, secondo i conti depositati in cancelleria del tribunale, Lola ha fatto registrare un perdita di più di 600.000 euro nel 2010. Il Montaigne Fashion Group invece, ha come attività essenziale quella di produrre e distribuire il marchio di prêt-à-porter Irène Van Ryb per un fatturato di 2,4 milioni di euro nel 2010.

Il gruppo, che ha come azionisti di riferimento Jekiti Mar Capital (famiglia Hubsch) e Krief Group, spera di sfruttare importanti sinergie, come la concentrazione delle attività industriali sul sito produttivo di Lola a Sassenage, vicino Grenoble, e il raggruppamento dello studio di creazione e degli showroom a Parigi, all'interno della nuova sede sociale del gruppo in Place des Vosges. La rete dei negozi in proprio distribuirà i due marchi, proposti da team commerciali che assicureranno in loco il monitoraggio sul campo, e nello stesso momento, dei punti vendita a nome proprio e del network dei multimarca. Le équipe commerciali copriranno, secondo il comunicato ufficiale del Montaigne Fashion Group, la Francia, il Benelux e la Svizzera.

Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)