Pubblicato il
9 nov 2011
9 nov 2011
Il Mapic organizzato in Turchia, in Brasile o in India?
Pubblicato il
9 nov 2011
9 nov 2011
Nathalie Depetro |
Anche se si tratta ancora di un progetto, la direttrice dell'appuntamento ha già identificato il Paese che per lei si presterebbe meglio a questo passo in avanti: la Turchia. "Penso che ci siano molte cose da fare laggiù", spiega la Depetro a FashionMag.com. “Si tratta di un mercato estremamente maturo in termini di connessioni a questo livello di attività”.
Il lancio del Mapic all'estero risponderebbe a una semplice valutazione: anche se il rendez-vous di Cannes potesse riguadagnare il suo livello di presenze pre-crisi, non necessariamente questo dovrebbe per forza essere l'obiettivo a cui puntare. "Ci sarebbero necessari diversi anni prima di tornare a 12.000 visitatori", confida la direttrice del salone. "Però, al di là dei numeri, non sono certa che la vocazione del Mapic debba essere questa. Se sono presenti troppe persone, c'è il rischio di essere controproducenti".
Con il Mapic che intende quindi incrementare le presenze del 10% nell'edizione che sta per cominciare mercoledì 16 novembre, alcuni mercati si mostrano particolarmente promettenti. "Si rileva una notevole crescita, addirittura una certa euforia, in Cina, in Brasile, in India, in Turchia o in Russia", spiega Nathalie Depetro. "Basta guardare l'India, coi suoi 300 centri commerciali in costruzione, o la partecipazione russa che cresce del 60% grazie all'arrivo di nuovi investitori".
Una progressione alla quale la Turchia partecipa in modo ampio, con il numero dei professionisti turchi che interverranno a Cannes in aumento dell'80% in questa edizione del Mapic. Un buon segno, anche alla luce delle riflessioni in corso all'interno di Reed Expositions.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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