11 dic 2012
Il Grand Hotel Baglioni di Bologna compie 100 anni
11 dic 2012
Gli affreschi dei Carracci, l’esclusività degli arredi, la sensazione di essere ospiti e allo stesso tempo a casa propria. È l’anima del Grand Hotel Majestic “già Baglioni” (si chiama così dagli anni '50, ma per tutti i bolognesi è sempre "il Baglioni"), icona dell’ospitalità bolognese e italiana che per un secolo ha preso vita nelle feste, nei banchetti, tra i suoi ospiti illustri, raccontando grandi personaggi e grandi epoche, i momenti bui delle guerre e lo sfarzo dei grandi eventi.
Al ruolo centrale dell’hotel, non solo geograficamente, in una città che è sempre stata in prima linea per affermazione culturale, ricettività dei cambiamenti e modernità, sono dedicati un libro e una mostra fotografica, che verranno presentati proprio il 12 dicembre, in occasione delle celebrazioni del centenario.
"Celebrities since 1912" è un racconto fotografico a cura Eli Sassoli de’ Bianchi che, attraverso un compendio d’immagini di volti famosi, narra la storia dell’hotel e la sua memoria visiva. È un progetto espositivo aperto alla città, ai bolognesi che hanno voglia di ricordare la loro storia ma anche riflettere sulla contemporaneità, un quadro che passa dal bianco e nero al colore, attraverso la memoria visiva di chi ha lasciato un segno del suo passaggio.
“15 febbraio 1912, apertura Grand Hotel Baglioni GUIDO BAGLIONI Proprietario”, con questa inserzione pubblicitaria sui quotidiani dell'epoca partì l'avventura di un hotel mitico, acquistato l'anno prima dal torinese Guido Baglioni nei locali dell'ex seminario arcivescovile terminato da Alfonso Torreggiani nel 1751 e voluto (già prima di salire al soglio pontificio col nome di Benedetto XIV) dal cardinale bolognese Prospero Lambertini. All’ex seminario di Via Indipendenza furono apportate le necessarie modifiche, fra cui l’innalzamento di un piano, e divenne l’Hotel Baglioni, il più prestigioso albergo bolognese: oltre all’eleganza fastosa degli ambienti, è da ricordare che al piano nobile vi è il ciclo di affreschi dei Carracci “Storia di Europa” e “Storie di Giasone”, mentre nei locali sotterranei si possono vedere reperti romani.
Il Grand Hotel bolognese ha resistito anche alla guerra. Durante la seconda guerra mondiale, il Baglioni fu infatti scelto come quartier generale del comando nazista: un esplosivo collocato dai partigiani provocò gravi danni alla facciata e all’edificio, che nei primi anni '80 era addirittura chiuso. Poi la rinascita di una struttura che ha ospitato politici, imprenditori, letterati, capitani d’industria, re, aristocratici ed eccellenze culturali, futuri papi, compreso il cardinal Ratzinger, premi Nobel, Hugh Grant che vi ha festeggiato i suoi 50 anni, Ava Gardner, Clark Gable, Vittorio De Sica, Sophia Loren, William Holden, Sting e Paul McCartney, i futuristi Marinetti e Boccioni e Jean-Paul Sartre, Rita Levi Montalcini e Woody Allen, Liza Minnelli e Anna Magnani, Lady D e Pavarotti, Humphrey Bogart e Fellini e tantissimi altri.
Grazie al contributo delle foto dell’Archivio Fotografico della Fondazione Cineteca di Bologna, dell'Archivio Fotografico Paolo Ferrari, dell'Archivio Walter Breveglieri e dell'Archivio Fotografico Studio Fotografico Lodo & Lodi, la mostra sarà aperta alla città a partire dal 13 dicembre nelle sale del Grand Hotel, mentre il libro “Grand Hotel Majestic “già Baglioni” - Cent’anni di eccellenze” è edito da Allemandi e curato dal giornalista e scrittore Giancarlo Roversi, con i contributi degli autori Beatrice Buscaroli, Mario Fanti, Paola Foschi, Rosaria Greco Grassilli, Guido Lenzi, Carlo Monzani, Stefano Quarenghi e Daniela Sinigalliesi e ha una prefazione del cavaliere del lavoro Mario Bandiera, artefice del salvataggio e della rinascita dell’albergo dopo la fine degli anni ’70.
Dal 1990 l’albergo è parte di The Leading Hotels of the World e nei suoi cent’anni di vita ha collezionato numerosi riconoscimenti internazionali, dal Condé Nast Traveler Gold List nel 2005, alla prima posizione della categoria Large City Hotels in Europa nell’ambito dei World’s Best Awards 2009.
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