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Pubblicato il
23 mag 2020
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Il Digitale nella moda, tra nuove piattaforme e debutti di e-shop

Pubblicato il
23 mag 2020

Distanziamento sociale, provvedimenti di contenimento e isolamento, negozi fisici chiusi per tanto tempo che riaprono dovendo rispettare rigorose misure di igienizzazione continua, boom del lavoro da casa… Le persone stanno imparando sulla loro pelle che lo scenario post lockdown dovuto alla pandemia del virus Covid-19 lascerà sul campo ancora per molto tempo delle modifiche sostanziali nei comportamenti sociali, che forse in alcuni casi non torneranno completamente come prima. Il fenomeno delle nuove regole di socialità e sicurezza da rispettare ha portato allo sviluppo della trasformazione digitale e all’incremento degli affari conclusi sulle piattaforme di e-commerce, anche negli universi della moda e della distribuzione. Ecco una piccola selezione di alcuni fra gli ultimi progetti nati in questi ambiti.

SkipCvd19


Emblematicamente, questa rassegna inizia con una piattaforma chiamata SkipCvd19, nuovo progetto di Occhi Bianchi, giovane agenzia di comunicazione milanese, che questo mese ha deciso di aprire un portale che aggreghi grandi, piccole e medie imprese, professionisti e istituzioni con lo scopo di pensare al futuro. Il concept creativo parte da fotografie di città vuote sulle quali il tasto SKIP permette di superare il momento, il vuoto, l’improvvisa interruzione, approdando ad un aggregatore di loghi aziendali in cui i partner mettono a disposizione agevolazioni, sconti e offerte riservate agli utenti su attività che magari non sono ancora ripartite o che pur ripartite trovano resistenza in un pubblico “spaventato”, indica il comunicato dell’iniziativa: “Pensate a come è importante emotivamente prenotarsi una vacanza con cancellazione gratuita in un momento in cui si è un po’ giù”, scrivono i fondatori del progetto. Il portale è completamente gratuito, le persone rientrano in un meccanismo di contatti e spinta motivazionale, le imprese rifondano una base di partenza. Una piattaforma pensata per essere affiancata ai tanti sistemi, anche digitali, che si stanno muovendo per una solidarietà contingente.
 
REI è invece una piattaforma B2B che mette online fiere e showroom in 30 giorni. L'innovativo progetto digitale lanciato da SAE Comunicazione è 100% tailor made e basato sulla tecnologia e-commerce. Lo strumento, sviluppato dall’agenzia SAE Comunicazione, punta a potenziare l’offerta degli eventi B2B, espandendola oltre i suoi stessi confini fisici e temporali.

Il progetto, testato in ambiti fashion, design e lifestyle, è stato lanciato nel 2018 dal giovane Matteo Antonielli, Project Manager, responsabile della sezione digital di SAE Comunicazione, precursore dell’influencer marketing, che col progetto Milano Fashion City ha implementato innovative strategie di marketing territoriale. REI è stato fin da subito selezionato da importanti enti fieristici di livello internazionale, oltre che da showroom e brand.

REI


La nuova piattaforma virtuale The Buynder è stata invece ideata dall’agenzia di comunicazione Pil nell’intento di migliorare l’esperienza di vendita B2B e rafforzare i rapporti tra aziende e buyer. Pensato come soluzione per sopperire alla mancanza delle fiere di settore e della chiusura degli showroom, The Buynder nasce come succedaneo al tradizionale appuntamento in fiera o in showroom, per fornire alle aziende un nuovo modello di vendita completamente “digital oriented”, rispondendo così all’esigenza di non potersi spostare liberamente e quindi ottimizzare tempi e costi delle trasferte.
 
Integrabile con qualsiasi tipo di gestionale o di CRM, la piattaforma The Buynder sarà lanciata a giugno 2020 in due pacchetti pre-set: il basic che comprende 3 utenze commerciali e infinite utenze buyer, e il medium che comprende 10 utenze commerciali e infinite utenze buyer. Per necessità superiori alle 10 utenze, verranno proposte soluzioni personalizzate.
 
Dopo aver testato con successo la piattaforma HelpYourSalon nei Paesi di lingua tedesca dell’area DACH (Germania, Austria e Svizzera), Schwarzkopf Professional ha deciso di ampliarla con un e-shop lanciato qualche settimana fa all’indirizzo Helpyoursalon.shop/it, in cui il parrucchiere e il cliente finale potranno acquistare prodotti di care, styling e mantenimento della colorazione di Schwarzkopf Professional, che fa parte del Gruppo Henkel, la cui attività è consolidata anche nel campo degli adesivi, dei detergenti e dei prodotti tecnologici in 125 nazioni mondiali.

Una piattaforma gratuita che permette la creazione di voucher da condividere e vendere ai clienti. Qualsiasi acquisto effettuato con il codice personale ricevuto all’atto della registrazione garantirà all’hairstylist o al salone stesso una provvigione. Previsti sconti anche per i clienti. Gli acquisti effettuati senza codice genereranno comunque una percentuale di guadagno, che verrà divisa tra tutti i parrucchieri registrati sulla piattaforma, e ugualmente degli sconti per i clienti.
 
L’agenzia Say What ha presentato soluzioni evolute di live communication per realizzare sfilate, showroom e presentazioni di collezioni virtuali, visti i tantissimi posticipi di eventi e fiere che non permetteranno di incontrare “fisicamente” i propri target di riferimento. Sono oltre 100 i professionisti specializzati in regia, grafica, animazione 3D, realtà aumentata e virtuale che collaborano con l’agenzia che opera da oltre vent’anni a Milano, Roma, Londra, New York per progetti di eventi digitali. Le presentazioni delle collezioni ai buyer assumono la forma di una vetrina virtuale, con interfaccia interattiva e manichino girevole a 360° che indossa il modello, il quale viene caricato su una piattaforma creata ad hoc. L’ambiente dello showroom fisico esistente viene ricostruito in 3D fotorealistico, insieme ai capi e modelli della collezione che si vuole presentare.

Le tre "Miniatures Dolce Vita" dedicate all'Italia - Delvaux


Il format per le sfilate è quello del digital catwalk in live streaming, dove modelle e modelli sfilano fisicamente in una location reale visibile al pubblico, o in un ambiente ricreato graficamente in 3D attraverso l’utilizzo di un green screen. Qual è il tocco in più pensato da SayWhat? Rendere l’esperienza ancora più interattivae partecipativa: gli invitati che ricevono l’invito per collegarsi all’evento in streaming possono scegliere il proprio personaggio virtuale che vedranno poi comparire nello show seduto tra il pubblico.
 
Dopo 18 mesi di ricerca e sviluppo, DIS, startup marchigiana di scarpe Made in Italy su misura e totalmente personalizzabili, ha creato la app che “scannerizza” i piedi e fa le scarpe su misura. DIS nasce nel 2017 dall’intuizione di Andrea Carpineti, Francesco Carpineti e Michele Luconi, i quali hanno deciso di digitalizzare l’intera supply chain del settore calzaturiero mettendo in rete piccoli artigiani che producono a mano scarpe 100% Made in Italy. L’app, per ora disponibile nella sola versione iOS, permette di conoscere la taglia da acquistare per ogni modello di scarpe solo con un foglio A4 e scattando 3 foto per ogni piede. La diffusione globale della pandemia COVID-19 ha inoltre spinto DIS a virare verso un modello di business “aperto” in white label.
 
“Con la nostra piattaforma abbiamo completamente dematerializzato il nostro servizio di scarpe personalizzate MTO (made to order). Il cliente può creare la scarpa online con il nostro configuratore 3D, verificare la taglia tramite la nostra app e una volta completato l’ordine i nostri artigiani iniziano subito a realizzare la calzatura grazie alla digitalizzazione di tutta la supply chain”, sottolinea Andrea Carpineti, CEO di DIS. “La scarpa viene realizzata quindi solo dopo essere stata venduta, senza fare stock di prodotto e semilavorati, con un risparmio ambientale del 30% di emissioni di CO2. Il tutto in soli 10 giorni lavorativi grazie all’accesso real time delle informazioni di ogni stakeholder”.
 
Nel frattempo, sono tanti i marchi che hanno debuttato nell’e-commerce in questo inizio 2020. Il più prestigioso a figurare nella lista è senza dubbio l'etichetta belga di borse di lusso Delvaux, che lo scorso 17 aprile ha fatto debuttare il proprio e-shop. Sorprendentemente per un’azienda cresciuta così rapidamente negli ultimi cinque anni, la presenza online di Delvaux fino ad oggi era stata sporadica. Il marchio si è limitato ad offrire alcune delle sue borse nel negozio online di Barneys negli Stati Uniti, una collaborazione che si è conclusa dopo il fallimento del grande magazzino. Alcuni articoli sono stati venduti anche online in Cina, nell'ambito di una partnership con JD.com.
 
Fondata a Bruxelles nel 1829, oltre 100 milioni di euro di fatturato 2019, Delvaux ha dedicato all’Italia la sua ultima serie di “Miniatures”. Si tratta di serie speciali concepite ogni anno dal team stilistico, guidato da Christina Zeller, dedicate a tutti i Paesi in cui Delvaux ha aperto negozi. Partito dal Belgio, il marchio è passato al Regno Unito, a New York, Hong Kong e ora all'Italia con le "Dolce Vita". Si tratta di tre mini “Brillant”, borsa iconica della Maison Delvaux, che omaggiano tre città italiane - Milano, Venezia e Roma - impersonando in modo giocoso i simboli di queste tre città: il Duomo, Arlecchino e la motoretta di Vacanze Romane. Le “Miniatures” si possono usare come charms da attaccare alle borse Delvaux, ma anche come portachiavi e portamonete. Il 20% degli utili delle vendite sarà donato al “Covid-19 Solidarity Response Fund”, creato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel quadro della lotta contro il Covid-19.

Izmee


L’ultima Fashion Week milanese aveva visto il debutto di Izmee, nuovo brand dedicato ad un oggetto oggi molto richiesto in tutto il mondo: la bottiglia ecologica in acciaio. Izmee vuole essere la risposta fashion alla tendenza plastic-free, segnando l’ingresso di un altro player nel settore della water steel bottle. Entro la fine di maggio, anche Izmee sarà online con l’e-commerce e a partire da giugno sarà presente nelle vetrine delle migliori boutique di moda d’alta gamma. In occasione della riapertura del canale retail dopo due mesi di lockdown per l’emergenza Coronavirus, il marchio, appena nato dall’idea di Enrico Accettola, ha messo a punto un ‘Restart-Pack’ pensato per aiutare le boutique ad attrarre la clientela nei negozi, dedicando alle boutique di moda e lusso una collezione-moda di bottiglie esclusive, con l’opportunità di realizzarne versioni tailor-made artigianali.Parte dei ricavi generati dalla vendita di ogni bottiglia Izmee sono destinati al sostegno di progetti sociali e di salvaguardia dell’ambiente e, in questo periodo, al supporto di iniziative di aiuto e solidarietà rivolte alle fasce sociali più esposte all’emergenza Covid-19.
 
Nasce anche l’e-commerce di Manikomio Design, nuovo marchio di borse con sede a Forlì creato dall’agente, Sales Director e Designer bolognese Massimo Cabbia. Il primo modello del brand è la “Aviator’s Kit Bag”, che prende spunto dalla “tactical duffle bag” di derivazione militare utilizzata durante la seconda guerra mondiale dai paracadutisti della Air Force statunitense come contenitore nel quale riporre e trasportare il paracadute dopo il lancio e realizzata in tela di cotone con maniglie di cotone, nessuna tasca interna e nessuna tracolla. Nella versione Manikomio Design, la borsa è in pelle di vitello martellata di una conceria di Santa Croce sull’Arno (FI), oppure in Tela Olona, tessuto antico di cotone 100% lavorato a trama stretta, realizzato da una teleria fiorentina.
 
Trovando “troppo freddo, rigido e insensibile” l’e-commerce classico, Massimo Cabbia ha pensato di rendere più intenso il suo e-shop attraverso la creazione di una community, con l’inserimento della funzione “bottega” virtuale, in cui l’utente può conoscere ogni momento del processo costruttivo del prodotto. “Il nostro obiettivo dichiarato è quello di convincere ed appassionare, il cliente potrà scegliere il materiale, il colore, la stampa e potrà decidere di avere le sue iniziali sulla sua borsa”, ha spiegato a FashionNetwork.com Massimo Cabbia. “A noi arriverà la sua richiesta di acquisto e al massimo il giorno dopo il cliente verrà richiamato e insieme perfezioneremo il suo desiderio d’ordine”.

Manikomio Design


Per lanciare l’attività e a sostegno dell’immagine del Made in Italy, Manikomio ha realizzato una edizione speciale, e limitata a soli 100 esemplari, della “Aviator’s Kit Bag” in pelle nei tre colori della bandiera italiana. Parte delle vendite di questa serie limitata verrà devoluto alla struttura ospedaliera di Forlì.
 
Anche TPN, brand italiano distribuito e prodotto dall'azienda Fashion Lab, fondata nel 2010 da Laura Tasselli e da sua sorella Anna Paola, apre il proprio canale di vendita di e-commerce online. Dal primo campionario di felpe e t-shirt stampate, TPN ha allargato il suo campo d’offerta, e da monoprodotto è diventato progressivamente un brand total look di abbigliamento donna, che da tre stagioni, a partire dalla FW 2019/20 (precedute da una capsule nel 2018) sta collaborando con Lotto alla linea sportiva, giovane e alternativa TPN X Lotto. Oggi viene distribuito capillarmente in Italia e a livello internazionale negli USA, e in Spagna, Libano, Francia, Portogallo, Bielorussia, Grecia, Kazakistan, Egitto, Austria, Svizzera, Hong Kong e Cina. Le sorelle Tasselli hanno fatto debuttare in quest’ultimo periodo anche l’e-shop della loro nuova etichetta: Odì Odì. Un brand di womenswear dai codici espressivi diversi da TPN, attinti dal mondo del denimwear, della Haute Couture più sartoriale, e degli archetipi street.
 
Stesso discorso per L.A. Water, marchio di slipper di lusso nato nel 2019 in Italia da un team di creativi e appassionati di moda, tra i quali figura l’attrice ucraina, ormai italiana d’adozione, Natasha Stefanenko, divenuta anche brand ambassador della label. Prodotte e distribuite da Smart Trade S.p.A, azienda italiana specializzata negli accessori per il mare, nata nel 2002 a Sarnano (MC) ad opera dei tre soci Gianni Offidani, Maurizio Fogante e Romano Rossi,le collezioni L.A. Water sono vendute in modo capillare in negozi multimarca e concept store delle principali città italiane e dalla prima stagione sono già distribuite anche in Russia, Spagna e Grecia. Nome e logo del marchio si ispirano all’acquedotto di Los Angeles, a rappresentare la sintesi della città che unisce le sue strade all’oceano.

L.A. Water


Durante la fase acuta dell’epidemia, Mirta, la piattaforma di e-commerce dedicata agli artigiani del Made in Italy, ha supportato oltre 40 realtà artigiane registrando un incremento del 70% dei prodotti presenti sulla piattaforma e un +30% degli artigiani che hanno scelto di aprirsi un nuovo canale di vendita. Dal mese di febbraio il traffico sul sito è aumentato di 6 volte e si prepara a superare il milione di viste uniche a maggio. Per alcuni pezzi la lista d’attesa è di 2-3 mesi. Tra febbraio e aprile i top seller sulla piattaforma hanno visto incrementare di 8 volte le vendite dei propri prodotti.
 
Mirta si basa sulla formula del pre-order, ma la piattaforma ha anche permesso di smaltire gli stock legati agli ordinativi cancellati, prendendo in carico gli ordini non consegnati dagli store fisici. Tra i casi di maggior successo c’è il marchio di borse Plinio Visonà, indicano i fondatori di Mirta, Martina Capriotti e Ciro Di Lanno, in un comunicato. Un’altra vecchia conoscenza di Mipel, il brand Claudia Firenze, entrato a far parte dell’offerta di Mirta in pieno lockdown, con un onboarding gestito completamente da remoto, è arrivato nel giro di poche settimane tra i top seller del sito. I principali mercati di riferimento di Mirta sono Asia e Stati Uniti, ma quest’anno si è aperta a Regno Unito, Germania e Nord Europa in generale.
 
Patrizia Pepe arricchisce la sua piattaforma e-commerce con un nuovo servizio on-demand, sviluppato in sinergia con Google, che offre all’utente la possibilità di scoprire più da vicino le collezioni disponibili online e di fare shopping in compagnia di un Sales Virtual Assistant, per realizzare un’esperienza d’acquisto totalmente profilata sulle necessità del cliente. Il servizio on-demand è disponibile in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo su tutti i domini europei di Patrizia Pepe. Il servizio sfrutta anche le molteplici applicazioni per la collaborazione di Google G Suite e integra Google Meet, Calendar e Chat.

Arrabal


Arrabal, marchio nato nel 2018 dalla mente creativa della designer argentina Agostina Zwiener, inaugura l'e-commerce con una formula sostenibile e presenta la collezione “N2 Paris de Nuit”. Ogni singolo articolo presente nello shop verrà realizzato appositamente su richiesta dei clienti, attraverso il pre-order, scelta volta a ridurre sprechi produttivi e ad incrementare la consapevolezza di una moda eco-consapevole.
 
Infine, anche Antony Morato investe sulle nuove strategie 4.0 approdando in Cina con un e-store, affidandosi alla piattaforma fashion più popolare in Asia. Il nuovo store digitale a gestione diretta, nato sulla sezione Tmall Global di Alibaba, si inserisce nella strategia di sviluppo globale sul territorio del brand con sede al CIS di nola (NA), che considera l’Impero di Mezzo come “frontiera del nuovo mercato 4.0”, ha affermato in un comunicato Lello Caldarelli, Presidente di Antony Morato.

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