17 mar 2020
Il 60% di Baldinini passa alla bolognese Finross
17 mar 2020
La griffe romagnola di calzature di lusso Baldinini è stata acquisita per il 60% dalla società finanziaria bolognese Finross, della famiglia Rossetti. Lo riporta il quotidiano Il Resto del Carlino, che parla di un valore dell’operazione di 13 milioni di euro. Dopo anni di tentativi, dunque, l’azienda, che in passato faceva capo ad Antichi Pellettieri, società coinvolta nel fallimento del gruppo Burani, ritrova un nuovo assetto societario.
Nel 2016, l’azienda romagnola aveva messo all’asta il 60% della società con un prezzo base di 28 milioni e 200 mila euro. Prezzo ribassato un anno dopo a 24 milioni e 200 mila euro, ma senza successo; così per altre due sessioni di asta, fino a un valore di 19 milioni.
A scoraggiare i potenziali investitori una norma dello statuto della società, secondo cui qualsiasi decisione strategica deve essere presa da una maggioranza di circa due terzi del capitale e visto che il fondatore, Gimmi Baldinini, detiene il 40% della società, ciò è impossibile senza il suo consenso.
Il 27 febbraio scorso, però, è arrivata l’offerta firmata da Finross, che si aggiudica così per 13 milioni di euro il 60% della griffe, che resterà guidata dal suo fondatore.
Baldinini, il cui fatturato si aggira intorno ai 100 milioni di euro, è storicamente specializzata in calzature da donna, ma negli anni ha ampliato la propria offerta con profumi, gioielli, orologi e oggettistica; il brand dispone di un network di oltre 170 negozi monomarca nel mondo. Lo scorso settembre, Gimmi Baldinini ha rivelato a FashionNetwork.com il progetto di lancio nel 2020 di una linea di menswear, insieme a un partner produttivo e distributivo.
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