Ansa
9 apr 2019
Ikea: “Troppe incertezze”, addio a progetto Verona
Ansa
9 apr 2019
Troppe incertezze, e un cambiamento di idee da parte dell'amministrazione pubblica rispetto al progetto iniziale, e Ikea dice addio alla realizzazione di un proprio polo commerciale a Verona. La comunicazione è arrivata da Paolo Del Mastro Calvetti, responsabile sviluppo del colosso svedese dell'arredamento, al Comune scaligero.

Viene così messa la parola fine su un piano che avrebbe creato 1.000 posti di lavoro, oltre a generare un indotto stimato in 250 milioni di euro, nell'area della "Marangona" a sud-est del capoluogo, di proprietà del Consorzio Zai-Quadrante Europa.
La firma all'accordo con Ikea venne apposta per la prima volta nel 2015 dall'allora sindaco Flavio Tosi, con la previsione di un grande punto vendita e un centro commerciale, sul modello del "Tiare" realizzato a Villesse (Gorizia).
L'accordo definitivo fu sottoscritto nel giugno 2016: su 280 mila metri quadri complessivi, una superficie commerciale di 120 mila, metà dei quali riservati alla vendita, e come opera compensativa 4,5 chilometri di variante alla Statale 12, per un valore di circa 14 milioni di euro.
Il nuovo sindaco, Federico Sboarina, aveva però imposto un primo stop, sostenendo la non realizzabilità del progetto in quell'area e ipotizzando invece la costruzione di un palasport, sempre a carico di Ikea. A giugno scorso la stessa Ikea aveva già espresso "stupore e disappunto", tra l'altro per aver appreso del cambio di rotta attraverso la stampa. Ora la decisione di ritirarsi è diventata definitiva, presa "anche in ragione delle più generali valutazioni strategiche che Ikea sta svolgendo a livello internazionale".
Che tra Verona e Ikea non scorra buon sangue lo si è percepito recentemente anche in occasione del recente Congresso mondiale delle famiglie, ospitato in riva all'Adige, contro cui la multinazionale ha postato un tweet ironico e uno spot televisivo con lo slogan "Naturale no?".
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