Reuters
Laura Galbiati
29 nov 2018
Ikea: l’evoluzione del format dei negozi pesa sull’utile annuo
Reuters
Laura Galbiati
29 nov 2018
Ikea Group ha visto l’utile annuo crollare del 26% a causa degli investimenti massicci effettuati per adattarsi all’evoluzione dei comportamenti della clientela, attraverso il miglioramento della sua offerta online e l’apertura di negozi più piccoli in centro città.
Il gruppo svedese, numero uno mondiale della distribuzione di arredamento, è famoso soprattutto per i suoi grandi store self-service situati nelle periferie delle grandi città e per i suoi mobili che il cliente deve assemblare da solo. Oggi però la clientela è più reticente a spostarsi per effettuare degli acquisti e preferisce farsi consegnare mobili già montati.
Ikea punta quindi su dei servizi di consegna e montaggio più rapidi e meno cari. I nuovi negozi in centro città includono, in particolare, uno spazio espositivo dedicato alla cucina a Stoccolma e ai mobili per la sala a Madrid. Il gruppo svedese prevede di aprire degli store simili a Parigi nel 2019 e a Tokyo nel 2020.
Ikea Group, che possiede la maggior parte dei negozi Ikea del mondo, ha annunciato il 28 novembre di aver investito in totale 2,8 miliardi di euro, soprattutto nei suoi store e nella rete di distribuzione, nel corso dell’esercizio fiscale chiuso a fine agosto.
L’utile di esercizio è sceso a 2,25 miliardi nel periodo, nonostante una progressione delle vendite di circa il 5% a perimetro comparabile.
La crescita delle vendite “non è male”, se si considera che finora Ikea è stato prevalentemente un distributore tradizionale, ha dichiarato a Reuters il Direttore Finanziario del gruppo, Juvencio Maetzu, aggiungendo che gli investimenti nell’esercizio in corso saranno ancora più elevati, per poi stabilizzarsi l’anno prossimo.
Gli utili dei prossimi due anni saranno pressoché identici, con l’aumento delle vendite che compenserà quello degli investimenti, ha spiegato il manager.
Nell’esercizio chiuso a fine agosto, le vendite online sono balzate di quasi il 50%. I 14 nuovi centri di distribuzione destinati all’e-commerce hanno rappresentato una parte importante degli investimenti, ha precisato Juvencio Maetzu.
Ikea deve far fronte a una concorrenza sempre maggiore. Da un lato, i distributori online di mobili, come la tedesca Home24 e Wayfair negli Stati Uniti, si stanno sviluppando; dall’altro, la distribuzione generalista, dai siti come Amazon ai grandi magazzini tradizionali, si stanno lanciando nell’arredamento.
I negozi Ikea appartengono a 11 franchisee; il più importante di questi, Ikea Group, ne deteneva 367 a fine agosto.
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