15 mag 2020
IEG vara il progetto #Safebusiness per fiere in assoluta sicurezza
15 mag 2020
Allestire fiere in Italia e parteciparvi in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari, tutelando la salute di aziende e visitatori. Si chiama #Safebusiness by IEG il progetto varato da Italian Exhibition Group, l’organizzatore fieristico e congressuale quotato in Borsa con sede a Rimini e operativo a Vicenza, Milano, Brescia, Roma, Arezzo e Napoli, oltre che in Cina, Stati Uniti e Dubai con società collegate. Un’iniziativa che scatterà con OroArezzo, per il momento ancora confermata come prima fiera in ordine cronologico del settore orafo - ma anche di tutto sistema fieristico italiano - a ripartire, nei giorni 18-21 luglio, dopo il blocco causato dalla pandemia di Coronavirus. Ad essa seguirà poi VicenzaOro a inizio settembre.
La fiera orafo-gioielliera di Vicenza rappresenterà così la prima manifestazione fieristica in Italia di spessore internazionale sia dal lato della domanda degli operatori che dell’offerta di marchi ad applicare questo protocollo, mentre OroArezzo va considerato un momento fieristico internazionale dal punto di vista della domanda, che propone invece un’offerta orafa tutta italiana.
IEG ha progettato questo piano grazie a un tavolo di lavoro con le sue società di allestimenti e ristorazione, tecnici e operatori internazionali.Il progettosi concentra su ogni fase dell’esperienza fieristica o congressuale. “Abbiamo lavorato a questo piano”, dice in un comunicato Corrado Peraboni, CEO di IEG dallo scorso 1 gennaio, “con la volontà di dare una risposta completa e affidabile ai clienti e al pubblico che, oggi più di ieri, ci chiedono di potere contare su fiere e congressi per ripartire. Lo abbiamo fatto in linea con le regole sanitarie contro il covid-19 e i documenti stilati da AEFI, Federcongressi, UFI ed EMECA, che ringrazio per la presenza costante su tema”.
Sono oltre cinquanta le indicazioni tracciate nel progetto a valle di un rigoroso protocollo normativo e organizzativo.Tra le altre: navette tra aeroporto, hotel e fiera sanificate, munite di disinfettanti, con obbligo mascherine a bordo e numero viaggiatori programmato; convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; bglietterie e pagamenti solo on line, ingressi programmati in base alla capacity dei padiglioni e orari d’apertura delle fiere prolungati, desk distribuzione mascherine (obbligatorio indossarle e per i diversamente abili, ausili specifici, come le mascherine trasparenti per lo staff di IEG per facilitare la relazione con i non udenti), ingressi multipli, corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento, titoli d’accesso dematerializzati, controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione, guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso.
Inoltre, l’intera filiera degli allestimenti sarà progettata e gestita in sicurezza, i flussi dei visitatori monitorati con rilevamento digitale centralizzato e vi sarà il presidio in loco di steward teleguidati. E poi sanificazione a ciclo continuo per tutte le aree, sale e servizi, igienizzazione per i filtri dei canali di condizionamento dell’aria, materiale informativo digitalizzato, produzione multimedia e live streaming a supporto di eventi, convegni, media.
Per la ristorazione: controllo della temperatura degli addetti, guanti, mascherine, camici usa e getta, pagamenti con app saltafila, lunch box e coffee box monoporzione, delivery negli stand con processo codificato. Istituito un rigido protocollo di crisis management che definisce il comportamento in loco in presenza di casi sospetti. Dipendenti IEG e personale di manifestazione saranno formati per garantirsi e garantire lo svolgimento delle mansioni in sicurezza, l’uso dei DPI, il rispetto di rigide procedure per igiene personale e disinfezione, il distanziamento.
E proprio sul tema dei dipendenti il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnonihaannunciato che la società ha deciso lo screening sierologico di massa, su base volontaria: “Lo adottiamo a tutela dei nostri collaboratori, dei dipendenti delle società controllate e di tutto il nostro sistema relazionale. Operando su diverse regioni, lo faremo secondo i protocolli emanati ed emanandi ed è già stata presentata idonea istanza alla Regione Emilia-Romagna”.
Italian Exhibition Group ha chiuso il bilancio 2019 con ricavi totali consolidati di 178,6 milioni di euro, un EBITDA di 41,9 milioni e un utile netto consolidato di 12,6 milioni. Nel 2019 la società ha totalizzato 48 fiere organizzate o ospitate e 190 eventi congressuali.
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