IKKS lancia una ristrutturazione del suo debito
IKKS deve posticipare le sue scadenze. Come molti dei marchi passati attraverso un LBO (Leveraged Buy Out), l’azienda francese di prêt-à-porter deve fare i conti con il suo debito. Dopo un’annata 2017 quasi stabile, ma un pessimo inverno, il marchio di moda uomo, donna e bambino dal 2015 di proprietà del fondo LBO France, ha vissuto anni tormentati sui suoi mercati e ora sta ufficialmente cercando di rifinanziare il proprio debito.
Questa procedura dovrebbe continuare fino a settembre o ottobre prossimi; solo allora si saprà se IKKS sarà riuscito a trovare finanziatori che si accollino il suo debito. Secondo le nostre informazioni, l'importo del rifinanziamento richiesto sarebbe di 70 milioni di euro. Nell’attesa dell’autunno, l'azienda ha chiesto la procedura di “standstill” alle banche per congelare i crediti da esigere.
L’esercizio 2017 aveva registrato una crescita solamente dello 0,8%, a 348 milioni di euro, me il margine EBITDA era diminuito all’11,7%. Questo dato dovrebbe essere stabile nel 2018, secondo le previsioni di IKKS, che per rassicurare i finanziatori ha pubblicato un punto di questi primi 5 mesi. Dopo l’inverno, il fatturato è tornato a crescere, del 4,5%.
Il marchio transalpino spera così di raccogliere i frutti del suo piano di trasformazione, che punta soprattutto sui mercati internazionali in crescita, ma anche sul digitale, un canale che sarebbe progredito del 20% nell’ultimo esercizio, così come nei primi 5 mesi di quello in corso.
Appuntamento dunque a settembre o ottobre per il verdetto sulla capacità di IKKS di generare nuova liquidità per soddisfare i propri impegni finanziari.
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