IFFG (International Fine Fashion Group) porta i marchi italiani al Golden Eagle di Shanghai

Alle donne cinesi piace sempre di più la moda italiana e nel 2015 la richiesta di abbigliamento femminile è aumentato del 32%. Per portare il Made in Italy ad un mercato potenziale di 300 milioni di clienti il Gruppo asiatico IFFG (International Fine Fashion Group) ha messo sotto contratto 100 marchi italiani (ma il loro numero crescerà nei prossimi mesi) che esporranno in 9 Fashion Center in corrispondenza delle più importanti città cinesi.

Il primo Concept Store di IFFG aprirà a Shanghai nel settembre del 2016, all'interno dello shopping center 'Golden Eagle', una delle più prestigiose catene del retail di lusso di tutta la Cina.

"Mentre i grandi marchi della moda internazionale stanno perdendo quote di mercato in Cina - ha spiegato il 18 febbraio scorso, a Milano in una conferenza stampa Dan Jiang, Project Manager IFFG - la domanda di prodotti italiani di qualità, e dal prezzo accessibile, continua a crescere in modo costante. Nel 2015 le nostre stime riferiscono di un aumento dell'import di prodotti moda donna Made in Italy e si tratta di aziende storiche della tradizione italiana, ma anche di linee nuove e stilisti emergenti, destinati ad incontrare il gradimento di grandi fasce di consumatori cinesi, soprattutto quello delle classi medie urbane emergenti".

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"Le tempeste speculative registrate sulle borse di Shanghai e Shenzhen - ha spiegato Giacomo Gardumi, Chairman di Retaily che collabora all'operazione - non impattano sull'economia reale della Cina, che è, per sua natura, impermeabile alle dinamiche della finanza internazionale".

Nei Concept Store di IFFG esporranno marchi italiani selezionati in base a qualità, taglio stilistico ed accessibilità del prezzo. Come Orciani ('Obiettivo esportare anche la cultura del bello e del fatto a mano', ha detto il presidente Claudio Orciani). O DUE Srl ('siamo attenti a un mood che pensiamo si possa sposare bene alle esigenze di modernità ed eleganza che IFFG vuole proporre alle donne della nuova Cina', ha detto il presidente della società Ursula Onorati).

La strategia commerciale prevede più canali affiancando alla vendita al dettaglio, quella all'ingrosso e online.