Ansa
12 dic 2019
ICE/Prometeia: dal 2020 scambi mondiali in crescita del 2,4%
Ansa
12 dic 2019
A partire dal 2020 gli scambi mondiali sono stimati in crescita del 2,4% su base annua, in accelerazione dall'1,2% toccato nel 2019, il secondo livello più basso dell'ultimo decennio, dopo quello del 2016. È quanto emerge dalla presentazione dell'edizione 2019 del Rapporto ICE/Prometeia "Evoluzione del commercio con l'estero per aree e settori".
Per il 2021 il rapporto prevede un ulteriore miglioramento con una variazione annua delle importazioni globali del 3,7%. Già nel 2019, alcuni comparti importanti per la manifattura italiana hanno registrato una crescita dell'import mondiale superiore al dato medio: tra questi, il sistema moda e casa, la chimica farmaceutica e la meccanica. L'elenco dei settori più dinamici si allargherà nel 2020 all'alimentare dove, per esempio nel vino, i dazi statunitensi che colpiscono Francia e Spagna, potrebbero accelerare l'aumento già in corso della quota italiana negli USA, arrivata al 30% nel 2018.
Tra i possibili mercati di sbocco il prossimo biennio vede un ritorno in fase espansiva dell'import cinese e gli Stati Uniti come il secondo mercato mondiale. Altri mercati attrattivi sono India, Vietnam e paesi dell'Africa subsahariana che presentano tassi di crescita a doppia cifra nelle prospettive al 2021.
"L'export resta un key driver per la crescita dell'occupazione, la crescita dell'economia e l'inclusione dei giovani", commenta il presidente dell'ICE, Carlo Ferro. "Direi 'bene ma': bene perché l'export italiano cresce e c'è una prospettiva, ma ancora solo 126 mila imprese italiane su 4 milioni sono esportatori abituali e solo il 12% dell'export nazionale viene dal Sud", aggiunge. Inoltre, sottolinea Ferro, "il primo mercato di esportazione fuori dall'Europa per le nostre imprese sono gli Stati Uniti e su questo mercato stanno arrivando un po' di nuvole con la questione, non solo dei dazi, ma di una politica industriale e commerciale caratterizzata dal protezionismo".
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