13 feb 2019
I manichini di Abc Mannequins guardano ad Est
13 feb 2019
Dietro le quinte della moda si celano piccole gemme del Made in Italy. È il caso di Abc Mannequins, storico produttore di manichini e busti sartoriali, fornitore di moltissime griffe internazionali. Dalla sua sede di Brugherio, in Lombardia, ne partono a migliaia per apparire nelle vetrine dei più importanti negozi di moda a livello mondiale. “Il primo grande nome dell’alta moda ad aver scelto le nostre collezioni è stato Gianfranco Ferrè”, ha raccontato a FashionNetwork.com Marco Bordonaro, dal 1995 direttore commerciale Italia ed Estero di Abc Mannequins. Da lì in avanti il portafoglio clienti si è progressivamente arricchito, arrivando ad includere alcune delle più importanti firme del lusso italiane ed estere, come Moncler, Moschino, Cavalli, Ferragamo e Versace.
L’azienda, attualmente impegnata a esplorare e conquistare i mercati asiatici, Corea e Giappone in testa, nasce nel 1963 grazie all’intuizione del presidente e fondatore, Silvano Besana, dedicandosi inizialmente all’arredo negozi. “Ma già a quel tempo, il manichino era il pallino del presidente”, ricorda il manager. “Negli anni ‘80, Besana decise di investire nel mondo del manichino avviando la produzione di busti sartoriali. A cavallo tra gli ‘80 e i ‘90, l’azienda vantava una capacità produttiva di 10-15.000 pezzi al mese con 70 addetti dedicati esclusivamente a questo reparto”.
Il gruppo lombardo è tra i leader mondiali nella produzione di manichini, da realistici a stilizzati, e nella loro personalizzazione, anche grazie all’introduzione, avvenuta circa 15 anni fa, dell’innovativa tecnica del calco sulla modella.
Collabora con Pitti Immagine per il quale, a giugno 2018, ha realizzato un allestimento di manichini a pois, in linea con il tema guida dell’edizione (POP – Pitti Optical Power), esposto nello spazio centrale, all’aperto, della Fortezza da Basso.
Tra i clienti di Abc Mannequins figurano anche alcuni storici grandi magazzini, come il Liberty di Londra e l'NK (Nordiska Kompaniet) di Stoccolma. Ma l’azienda collabora con tanti altri nomi del panorama retail, tra cui Harrods, Tsum, Coin Excelsior e Rinascente.
Di grande effetto le vetrina curata insieme a Moschino, per cui Abc Mannequins ha realizzato manichini giganti alti 3,60 metri, che il brand di casa Aeffe ospita come allestimento permanente all’interno del suo store milanese.
I mercati esteri rivestono notevole importanza per il business dell’azienda: “Da tempo siamo entrati nelle grandi catene britanniche, come Debenhams e Max & Spencer; ma siamo presenti anche in Francia e Hong Kong”, ha precisato Bordonaro. “L’Asia”, specifica il manager, “funziona a fasi alterne: siamo stati molto danneggiati dalla concorrenza della Cina, anche a causa delle scelte di importanti catene italiane che hanno commissionato a player cinesi la produzione dei manichini”.
Insieme al comparto moda, anche il mercato dei manichini non è stato risparmiato dalla crisi con conseguente calo dei fatturati. “La selezione naturale, che credevamo vantaggiosa, si è rivelata un’arma a doppio taglio: invece di darci più spazio, la chiusura di alcune aziende concorrenti ha portato molte figure professionali a rimettersi sul mercato sotto nuove vesti, di piccoli produttori, anche al di fuori dei confini nazionali. Paradossalmente questo ha portato a un frazionamento dell’offerta con conseguente incremento della concorrenza”, ha spiegato Marco Bordonaro.
In questa fase di stasi del mercato, Abc Mannequins sta progettando una nuova edizione del manichino realistico. Dopo un momento di dominio del busto sartoriale e del manichino stilizzato, infatti, si sta gradualmente riaffermando il trend del manichino realistico. Il prezzo di un singolo manichino, per lo più realizzato in vetroresina o con composti riciclabili, può arrivare a toccare anche i 1.000/1.200 euro.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.