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24 ago 2012
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I funzionari cinesi chiamati a consumare meno beni di lusso

Pubblicato il
24 ago 2012

Anche nell'Impero di Mezzo l'attività economica ha subito un rallentamento. Un effetto ulteriore di questa crisi globale, che ha portato (sembrava impensabile fino a poco tempo fa) a una brusca frenata del consumo di prodotti di lusso nel Paese più cresciuto al mondo nell'ultimo ventennio. E l'ultima legge promulgata a luglio dal governo centrale cinese indica chiaramente la volontà di imporre delle limitazioni in questo periodo così delicato.


Le automobili di lusso, oggetti troppo ostentatori per i funzionari del governo cinese. Photo AFP

Il malcontento della popolazione e il suo desiderio di maggiore trasparenza hanno incitato Pechino a dare una regolata allo stile di vita dei funzionari del sistema politico, ha spiegato il quotidiano “China Daily”. La nuova legge riguarda i rappresentanti di partito, gli organi legislativi, i pubblici ministeri e altri dirigenti delle istituzioni pubbliche. Nel marzo dell'anno scorso c'era stata una prima stretta, con la richiesta rivolta a 98 ministeri e organi dello Stato di pubblicare i loro budget e le loro spese in materia di autovetture, viaggi e ricevimenti. Alla fine, i report furono a quanto sembra poco precisi e tutt'altro che esaustivi. Ma per il 2011, è stato stimato che i funzionari di partito abbiano speso qualcosa come il 10% dei loro 90 miliardi di yuan di budget (11,5 miliardi di euro) per queste tre categorie. Sembra che la pressione popolare, che preferirebbe vedere questo denaro investito nella sanità e nell'educazione, sia stata ascoltata, perché le autorità vogliono semplificare i protocolli dei ricevimenti e hanno deciso di stabilire un tetto alle cifre disponibili per il noleggio di auto. A partire dal 1° ottobre, i funzionari statali che non osserveranno la norma saranno sanzionati: una bella frenata per i marchi di vetture di lusso, che contavano molto su questo tipo di clientela.

Al di là delle automobili, le autorità cinesi vogliono dare un segnale forte. Dopo un periodo in cui l'ostentazione era abituale, Pechino invita alla moderazione. Melanie Foulquet, analista per JP Morgan, citata dal “WWD”, spiega che "dei dirigenti del settore del lusso, in particolare nella confezione, negli orologi e nella gioielleria, hanno notato un rallentamento degli acquisti di regali a fini professionali". Infatti, i cinesi manifestano usualmente la fiducia nei loro soci commerciali attraverso questo tipo di regali lussuosi.

La catena di gioielleria di alta gamma di Hong Kong Chow Tai Fook avrebbe stimato un calo di più del 35% del suo fatturato nel 2012 e altri attori internazionali avrebbero visto la loro attività afflosciarsi nel corso del terzo trimestre. Un contesto che potrebbe, quest'anno, far frenare leggermente le crescite solitamente impressionanti dei maggiori protagonisti del settore.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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