Pubblicato il
13 mar 2012
13 mar 2012
I costumi del teatro giapponese sotto i riflettori
Pubblicato il
13 mar 2012
13 mar 2012
Gli appassionati di arte giapponese saranno soddisfatti e appagati, ma anche i curiosi di ogni tipo non dovrebbero mancare alla nuova mostra della fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent. Intitolata semplicemente "Kabuki", dal nome della forma teatrale giapponese tradizionale, l'esposizione mette in luce gli incredibili abiti che contribuiscono al fatto che quest'arte, sempre molto viva, sia così spettacolare e dunque popolare, ma anche parte del Patrimonio Mondiale dell'Unesco dal 2005.
La locandina della mostra "Kabuki", della Fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent. |
Inaugurata questa settimana, per svolgersi fino al prossimo 15 luglio, la mostra si divide in tre parti: la prima, dedicata ai grandi classici del Kabuki, presenta i costumi più importanti che ricorrono maggiormente nella tradizione. La seconda parte presenta i capi concepiti per le scene di danza, e l'ultima mette in evidenza i modelli più particolari.
La collezione, prestata dalla società giapponese Shôchiku Costume, che da più di un secolo produce questi spettacoli, intriga, perché è piuttosto contemporanea (e ancora indossata dagli attori), ma comunque estremamente tradizionale. La sua sfarzosa stravaganza, estremamente estetica, possiede anche un significato all'interno dei giochi scenografici e nell'articolazione dei personaggi. Un senso che si rivela grazie agli altri elementi dell'esposizione: stampe, accessori di scena e video.
Il prossimo 27 marzo poi, alle ore 19, sarà organizzata una conferenza sul Kabuki, alla presenza dello studioso di letteratura e specialista del teatro giapponese Jean-Jacques Tschudin, sempre alla fondazione, al 5 di Avenue Marceau, a Parigi.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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